Come anticipato dal presidente dalla Ble JuveCaserta Academy Francesco Farinaro nell’ultima puntata della trasmissione “Cestisticamente Parlando” in onda sulle frequenze di Radio PRIMARETE, non c’è più tempo da perdere: il PalaMaggiò va salvato.
In realtà già si sarebbe dovuto fare qualche passo in tal senso, visto lo stato di abbandono della struttura da più di un anno, ma, dopo l’incendio di domenica scorsa, la società bianconera ha deciso di fare un passo concreto verso le istituzioni.
È “Salviamo il PalaMaggiò!” il grido d’allarme lanciato dalla Ble JuveCaserta Academy attraverso la piattaforma online change.org (http://chng.it/by6zC9XZpt) per una raccolta firme tesa a tutelare e salvaguardare quello che per anni è stato simbolo dell’eccellenza sportiva e tempio del basket di Terra di Lavoro, per far sì che, in un prossimo futuro, il PalaMaggiò passi sotto la gestione di un ente pubblico.
Realizzato in soli 100 giorni, tanto da definirlo “il miracolo”, nel 1982, dall’allora patron della JuveCaserta, Giovanni Maggiò, il PalaMaggiò è stato uno dei fiori all’occhiello dell’’impiantistica sportiva italiana: oltre ad esser stata la casa della JuveCaserta vincitrice dello scudetto dell’annata 1990-1991 e della Coppa Italia della stagione 1987-1988, è stato lo scenario di importanti manifestazioni europee: nel 1986 la finale di Coppa delle Coppe di basket (poi diventata coppa Saporta) tra il Barcellona e Scavolini Pesaro e quella di Coppa Korac tra la JuveCaserta ed il Bancoroma; nel 2003 ha ospitato il terzo campionato europeo di calcio a 5 nel quale l’Italia ha vinto il suo primo titolo continentale. Nel 2010 vi si sono esibiti gli Harlem Globetrotters.
Ma non solo sport: il palazzetto casertano è stata la location perfetta per concerti, spettacoli ed eventi di caratura nazionale ed internazionale. Hanno riecheggiato tra gli spalti del PalaMaggiò le note della chitarra del Boss, Bruce Springsteen, e di tanti altri artisti italiani e non, come Vasco Rossi, Jovanotti, Ligabue, e tanti altri.
Da più di un anno il palazzetto ha chiuso i battenti ed è affidato al curatore fallimentare che sta cercando di venderlo, ma senza successo (all’ultima asta, che partiva da una base di 4 milioni di euro, non si è presentato nessun potenziale acquirente).
Anche se ormai in stato di “abbandono”, per i casertani PalaMaggiò significa ancora basket, sport, vita, spettacolo e valori sociali, una sorta di medaglia da mostrare orgogliosi sul petto, anche se, ad oggi, nessuna palla rimbalza su quel parquet.
Domenica 13 Giugno, mentre la BLE JuveCaserta Academy vinceva a Sala Consilina, portando un nuovo risultato positivo a casa, utile per il nuovo percorso intrapreso, dal basso, da ottobre 2020, un gruppo di balordi hanno forzato un ingresso del palazzetto appiccando un incendio che ha distrutto parte degli uffici amministrativi della struttura.
Caserta, ed in particolare i casertani, non meritano un simile affronto e noi non possiamo restare fermi ad aspettare il prossimo vile attacco alla “Casertanità”; reagiamo alla vile usurpazione della storia della nostra città.
Per questo la Ble JuveCaserta Academy invita tutti quelli che amano Caserta ed il basket e vogliono che il PalaMaggiò continui ad essere punto di aggregazione sportiva e sociale ad andare all’indirizzo http://chng.it/by6zC9XZpt, per sottoscrivere la petizione e diffonderla.
Ad ora, in meno di 24 ore, sono state raccolte più di 300 firme e, tra queste, vi sono quelle di tutta la redazione della trasmissione “Cestisticamente Parlando”.
Chi, come noi, ha a cuore le sorti del PalaMaggiò, non esiti a firmare la petizione.
Perchè il PalaMaggiò non merita questa fine.
Perchè il PalaMaggiò merita ancora di essere la nostra Reggia del basket!