Costituita il 22 giungo 2020 con capitale sociale di 1 milione di euro (950mila euro da parte della Sersys Ambient Srl e 50mila euro dalla Progest Spa di Gricignano d’Aversa), l’Ambyenta Campania Spa è la società interessata a realizzare nel territorio comunale di Gricignano di Aversa un Biodigestore con un investimento di circa 40 milioni di euro.
Per la realizzazione di questo mega impianto di biometano da Forsu (frazione umida dei rifiuti) nella zona industriale Asi “Aversa Nord”, sul territorio di Gricignano al confine con i comuni di Carinaro, Teverola e Marcianise, l’Ambyenta Campania Spa ha richiesto il nulla osta all’insediamento al consorzio Asi di Caserta, dopo aver già proceduto a sottoscrivere, per una cifra complessiva di circa 4 milioni di euro, un contratto preliminare per l’acquisto del terreno su cui dovrebbe insediarsi l’impianto con due società, la “Infraedil Srl“ e la “Immobiliare Grecini Srl“.
L’Ambyenta Campania (il cui CdA è composto da Marco Steardo (presidente Consiglio di Amministrazione), Luca Alifano (amministratore delegato), Giuseppe Capece (consigliere, tra i titolari della Progest) e dai consiglieri Thierry Di Maggio, Alessandro Prenna e Martin Beufils Christophe) ha pubblicato da qualche giorno on line un sito su cui annuncia che intende perseguire l’obiettivo “di instaurare un rapporto di sviluppo duraturo e fiduciario con il territorio” e “di intervenire con un approccio trasparente ed un modello partecipativo di dialogo e ascolto attivo con la comunità locale, a garanzia di un confronto trasparente”, in vista del possibile insediamento dell’impianto.
“Il dibattito sul Biodigestore che l’Ambyenta Campania vuole realizzare al confine con Marcianise – afferma l’Assessore all’Ambiente del Comune di Marcianise Giuseppe Riccio – non può essere relegato in uno spazio virtuale come un sito internet gestito dall’azienda senza alcuna garanzia di trasparenza, mortificando ogni forma di partecipazione. Possiamo considerare questa scelta solo come uno scherzo di pessimo gusto”.
“I cittadini residenti nei quattro Comuni interessati dal futuro insediamento dell’impianto, Gricignano d’Aversa, Teverola, Carinaro e Marcianise, attraverso i consigli comunali di appartenenza, si sono già ampiamente espressi su questa sciagurata ipotesi. Negli ultimi anni – continua il delegato all’Ambiente – si sono svolti numerosi momenti istituzionali in cui abbiamo ribadito in tutte le sedi che il nostro territorio ha già dato, come ogni studio ambientale realizzato ha ampiamente certificato, classificando l’area compresa nei nostri Comuni come quella più martoriata della Campania. Sin dal principio abbiamo rivendicato un confronto trasparente con la società arrivando addirittura ad invocare l’istituto dell’inchiesta pubblica, opportunità negata dalla Regione Campania”.
“Un impianto di tale portata (nel progetto è previsto lo smaltimento di circa 110mila tonnellate di rifiuti all’anno in un territorio che ne produce solo 10mila) vuol dire collocare a ridosso di questi quattro Comuni i rifiuti prodotti in un’area dodici volte più grande con tutte le conseguenze del caso. Voglio esprimere, inoltre, la mia forte preoccupazione – conclude Riccio – per come questa operazione si stia evolvendo sotto il silenzio generale dei consiglieri regionali casertani ed in contrasto con quanto stabilito dal piano redatto dall’Ente d’ambito per il servizio di gestione integrata dei rifiuti, dove non era previsto assolutamente un intervento così imponente nel nostro territorio”.