In Italia sono 644 i medici attualmente sospesi dagli albi degli ordini professionali. Le sospensioni sono state in tutto 820, ma 176 di queste sono state revocate dopo che i medici si sono sottoposti alla vaccinazione contro il Covid19.
A comunicarlo la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (Fnomceo) che riceve dagli ordini provinciali la comunicazione (sinora sono stati 44 su 106) delle sospensioni.
Sono le Regioni ad avere il compito di incrociare l’anagrafe dei medici con l’anagrafe vaccinale ed a comunicare alle Asl i nominativi dei professionisti non vaccinati. Sono poi le Asl a chiedere ai medici le motivazioni della mancata vaccinazione, e, ove carenti, a sospenderli dall’attività, comunicando contestualmente la decisione agli Ordini. Gli Ordini quindi sospendono i medici dall’albo sino ad avvenuta vaccinazione e comunque non oltre il 31 dicembre di quest’anno.
I medici in attività in Italia sono circa mezzo milione (460mila, per la precisione) e la Fnomceo stima che coloro che ancora non si sono vaccinati siano 1500: una percentuale quindi dello 0,3% sul totale.
“Si tratta di una minima parte di colleghi, ma anche questi piccoli numeri – afferma il Presidente della Fnomceo Filippo Anelli – costituiscono una sconfitta per la professione. Non è concepibile, infatti, che un medico non abbia fiducia nei vaccini”.
“Dalla fine di agosto anche l’Ordine dei Medici di Caserta ha iniziato ad applicare la sospensione per medici non vaccinati”. Così interviene in merito la presidente dell’Ordine casertano Maria Erminia Bottiglieri.
“Dopo aver preso atto dell’accertamento effettuato dalla Asl, in applicazione del DL44/2021, il Consiglio Direttivo – continua – ha sospeso tre medici. È una grande amarezza dover aver eseguito questa disposizione nei confronti di colleghi che, oltre ad aver trasgredito alla legge che prevede l’obbligatorietà del vaccino per gli operatori sanitari, hanno anche dimostrato di non conoscere il codice deontologico. Quali le motivazioni? Per alcuni la paura degli effetti collaterali, ma io mi chiedo: esistono medici che hanno timore? Hanno sbagliato lavoro perché nella nostra quotidianità siamo esposti a rischi, lavoriamo ed affrontiamo con forza e coraggio mille difficoltà e non ci possiamo permettere di avere paura”.
“Altra motivazione potrebbe essere – afferma la Bottiglieri – il disaccordo con la legge sull’obbligo vaccinale. A mio avviso anche questo motivo non è valido perché ognuno è certamente libero di esprimere il proprio parere, ma nel rispetto sempre della legge. La libertà del singolo finisce nello stesso momento in cui limita quella degli altri: c’è una pandemia in corso ed i medici non vaccinati mettono a rischio la salute di pazienti”.
“Un altro aspetto importante da non trascurare è il messaggio non corretto che viene trasmesso alla popolazione generale con questi comportamenti. Il nostro esempio vale più di mille parole perché i cittadini si affidano a noi e si fidano di noi, proprio come avviene per i nostri figli che assorbono come spugne tutto ciò che ci vedono fare. Mi auguro – conclude la Presidente dell’Ordine dei Medici di Caserta – che i colleghi ancora indecisi ed i cittadini cambino la loro posizione e si sottopongono alla vaccinazione se veramente vogliono tornare ad essere liberi dalle restrizioni”.