Finita la campagna elettorale, è giunto il momento di votare.
I seggi saranno aperti dalle ore 7.00 alle ore 23.00 di questa domenica 3 ottobre e dalle ore 7.00 alle ore 15.00 di domani, lunedì 4 ottobre.
Possono votare tutti gli iscritti alle liste elettorali del proprio Comune di residenza che abbiano compiuto i 18 anni di età entro il 3 ottobre.
Per esprimere il proprio voto è necessario il documento di riconoscimento e la tessera elettorale su cui è indicato l’indirizzo e il numero del proprio seggio.
Sono complessivamente 88 gli aspiranti sindaco in campo nei 31 comuni chiamati alle urne:
3 candidati sindaco a Baia e Latina; 2 a Camigliano, 4 a Capodrise, 3 a Capriati al Volturno, 2 a Carinola, 5 a Casaluce, 7 a Caserta, 2 a Castel Morrone, 2 a Cervino, 3 a Frignano, 2 a Giano Vetusto, 2 a Mignano Monte Lungo, 2 a Parete, 4 a Piedimonte Matese, 2 a Pignataro Maggiore, 2 a Pontelatone, 2 a Ruviano, 2 a San Marcellino, 3 a San Marco Evangelista, 4 a San Pietro Infine, 4 a San Prisco, 2 a San Potito Sannitico, 3 a San Tammaro, 3 a Sant’Arpino, 3 a Sessa Aurunca, 3 a Santa Maria Capua Vetere, 2 a Sparanise, 4 a Succivo, 2 a Tora e Piccilli, 2 a Villa di Briano, 2 a Villa Literno.
Il sistema di voto è quello maggioritario, ma ha una diversa applicazione a seconda se il comune ove si vota ha più oppure meno di 15.000 abitanti.
- Nei comuni ove gli abitanti sono meno di 15.000, vince il candidato a sindaco che ha ottenuto il maggior numero di voti, anche se non rappresentano la maggioranza assoluta (anche, cioè, se ha ottenuto meno del 50%). La lista collegata al candidato sindaco vincente ottiene i due terzi dei seggi del consiglio mentre il resto dei seggi è diviso proporzionalmente tra le altre liste. In ogni lista risulta eletto il candidato sindaco e chi ha ottenuto più voti di preferenza.
- Nei comuni ove gli abitanti sono più di 15.000 (come Caserta, Santa Maria Capua Vetere e Sessa Aurunca), chi ottiene oltre il 50% dei voti risulta subito eletto. Se nessun candidato a sindaco ottiene più del 50% dei voti, i due più votati vanno al ballottaggio che si svolge due settimane dopo (17 e 18 ottobre). All’eventuale ballottaggio risulta eletto il candidato che ha ottenuto più voti. Ogni candidato a sindaco è collegato con uno o più gruppi di candidati al consiglio comunale. Il 60% dei seggi del consiglio comunale va alle liste collegate al candidato sindaco vincitore, a meno che una lista non collegata al vincitore abbia ottenuto oltre il 50% dei voti. Il resto dei seggi è diviso tra le altre liste in modo proporzionale ai voti ricevuti. I candidati sindaco non eletti, collegati a liste che abbiano ottenuto almeno un seggio, sono automaticamente eletti consiglieri comunali. Una volta assegnati i seggi ai candidati sindaci, i seggi rimanenti vengono divisi tra i diversi candidati consiglieri a seconda delle preferenze ricevute.
Nei comuni con più di 15.000 abitanti (come Caserta, Santa Maria Capua Vetere e Sessa Aurunca) è previsto anche il VOTO DISGIUNTO e le PREFERENZE DI GENERE.
1) Il cosiddetto VOTO DISGIUNTO consiste nella possibilità di attribuire il proprio voto ad un candidato sindaco e, contemporaneamente, ad una lista che sostiene un altro e diverso candidato sindaco.
Il voto verrà attribuito:
– al candidato sindaco Mario Bianchi;
– alla lista “C”.
2) PREFERENZE DI GENERE
E’ possibile esprimere una o due preferenze a favore di candidati alla carica di consigliere comunale. Se si esprimono due preferenze (scrivendo sulla scheda nome e cognome dei due candidati scelti) è obbligatorio che riguardino candidati consiglieri di sesso diverso.
La preferenza o le preferenze espresse devono comunque riguardare candidati a consigliere comunale che appartengono alla lista votata.
Il voto così espresso è valido e sarà attribuito:
– al candidato sindaco Luigi Verdi;
– alla lista “A”;
– ai candidati consiglieri Maria Rossi e Carlo Gialli che appartengono effettivamente alla lista votata “A” e che sono di sesso diverso.
Se vengono espresse due preferenze per candidati consiglieri dello stesso sesso sarà considerata valida solo la prima preferenza espressa e non la seconda.
Se vengono espresse una preferenza per un candidato consigliere appartenente ad una lista ed un’altra preferenza per un candidato consigliere appartenente ad un’altra lista, entrambe le preferenze non saranno considerate valide.
In sintesi, nei comuni con più di 15.000 abitanti ove si vota, l’elettore, con un’unica scheda, esprime due scelte:
- una per il candidato sindaco, mettendo una “x” su uno dei nomi che l’elettore troverà già scritti sulla scheda;
- l’altra per il candidato consigliere comunale (o due candidati consiglieri di sesso diverso) il cui nome e cognome dovrà invece essere scritto dall’elettore sulla scheda accanto al simbolo della lista in cui l’aspirante consigliere è candidato.