Si è tenuta in consiglio regionale la votazione per nominare i 3 “grandi elettori” che rappresenteranno la Regione Campania nell’elezione del prossimo Presidente della Repubblica (la cui prima votazione si terrà il prossimo 24 gennaio).
L’assise regionale ha designato il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, il presidente del Consiglio regionale della Campania, Gennaro Oliviero, e la consigliera capogruppo di Forza Italia, Annarita Patriarca.
In particolare De Luca ha riportato 33 voti, Oliviero 26 e Patriarca 17. Quattro i consiglieri assenti, di cui tre giustificati. Una scheda nulla e una bianca.
Sulla capogruppo del partito berlusconiano sono confluiti i voti, oltre che degli 11 consiglieri di centrodestra, anche di gran parte della coalizione che, alle ultime provinciali di Caserta, ha confermato quale presidente Giorgio Magliocca: stiamo parlando dei 4 renziani di Italia Viva (tra cui Vincenzo Santangelo di Maddaloni) ed i 2 consiglieri regionali di Mastella (tra cui la marcianisana Maria Luigia Iodice).
Questa distribuzione di preferenze ha lasciato “a bocca asciutta” il Movimento 5 Stelle.
A Roma pertanto il presidente del Consiglio regionale della Campania, Gennaro Oliviero, rinfoltirà la rappresentanza della provincia di Caserta, già costituita dai parlamentari
- Giuseppe Buompane, Antonio Del Monaco, Margherita Del Sesto, Nicola Grimaldi, Marianna Iorio, Vilma Moronese ed Agostino Santillo (M5S),
- Fabio Di Micco (Gruppo Misto, ex M5S),
- Giovanni Russo e Giovanna Petrenga (Fratelli d’Italia),
- Carlo Sarro (Forza Italia).
Al termine delle votazioni, il presidente Oliviero, visibilmente commosso, ha dichiarato: “E’ un onore per me essere stato scelto dal Consiglio regionale: a tal riguardo intendo esprimere il più sentito ringraziamento ai colleghi Consiglieri per la fiducia che mi è stata accordata fin dall’insediamento nel ruolo di Presidente del Consiglio regionale. Con profondo senso del dovere, svolgerò il compito che mi è stato assegnato, nel rispetto della massima istituzione dello Stato, consapevole della grandissima responsabilità“.