Ancora un’aggressione ai danni di un lavoratore della società AIR Campania.
Verso le 20.30 circa di martedì 11, durante lo svolgimento del servizio di guida sulla tratta Vairano-Garofali, un dipendente della società di trasporti, A. P., è stato brutalmente aggredito da un passeggero che era stato richiamato al corretto utilizzo della mascherina all’interno del mezzo pubblico.
L’aggressione è avvenuta alla fermata in località Tavola ed ha costretto il lavoratore a dover ricorrere al Pronto Soccorso della più vicina struttura ospedaliera ove gli sono state riscontrate la frattura del setto nasale ed escoriazioni su varie parti del corpo.
Ferma e decisa la reazione sindacale: “Come Fit Cisl consideriamo i mezzi pubblici aree a rischio, frequentate anche da persone disagiate, che vivono al limite della legalità determinando così, all’interno dei mezzi, un forte senso di insicurezza sia tra gli operatori del settore che tra utenti e cittadini. Il personale di Front-line del settore a volte viene considerato l’unico responsabile di qualsiasi disposizione o disservizio del trasporto diventando facile preda di una insoddisfazione generalizzata che spesso trascendere in violenza”.
“La Fit Cisl – continua la nota – chiede azioni che coinvolgano tutti gli attori del sistema aziende, forze dell’ordine, parti sociali e lavoratori per combattere in modo incisivo tale insopportabile fenomeno. Bisogna mettere in atto tutti gli interventi possibili. Per questo chiediamo d’incrementare la sorveglianza aziendale, maggiore disponibilità all’intervento ad opera delle Forze dell’Ordine, pene certe per gli aggressori, azioni di deterrenza con l’adozione di soluzioni tecnologiche, organizzative e sociali”.
“Le Aziende e le disposizioni Governative – sottolinea il sindacato di categoria – hanno individuato nel personale front–line delle Imprese di trasporto il soggetto deputato alla verifica di una serie di controlli essenziali alla garanzia di un viaggio in sicurezza (rispetto del distanziamento, corretto utilizzo mascherine sui mezzi, in alcuni casi controllo Greenpass). Tali misure, seppure indispensabili a mitigare il numero di contagi, concorrono ad acuire le criticità legate al rischio aggressione per i lavoratori che molto spesso sono oggetto di comportamenti aggressivi (soprattutto quando impegnati a garantire il rispetto delle misure anticontagio)”.
“La Fit Cisl – conclude il comunicato – evidenzia che, nonostante il clamore dei fatti, non ultimo quello dell’altra sera, si registra un complessivo disinteresse su tale fenomeno e non vengono prospettate misure adatte e funzionali alla sua repressione, cercando di creare condizioni generali che impediscano il ripetersi nel tempo di tali situazioni. Senza un’azione in sinergia non è possibile attuare i necessari interventi ed assisteremo ad aggressioni ripetute in modo continue nel tempo”.