Le segreterie casertane dei sindacati della scuola della Provincia di Caserta (FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA, SNALS e GILDA) hanno unitariamente scritto una lettera al Prefetto Dott. Giuseppe Castaldo ed al Dirigente del Provveditorato di Caserta Dott.ssa Monica Matano su pandemia, diritto all’istruzione e tutela della salute di studenti e lavoratori.
“Mentre la pandemia ha raggiunto vette di contagi mai viste prima, la scuola rimane – come da due anni a questa parte – in balia di incertezze, contraddizioni e imprecisioni delle istituzioni nazionali e locali.
La comunità educante – il personale docente e non, gli studenti, i dirigenti – continuano ad essere esposti ai rischi di un contagio che non si arresta. In due anni non sono state messe in campo soluzioni sistemiche e generalizzate, in grado di mettere in sicurezza lavoratori e studenti, costretti ancora in classi sovraffollate, senza un sistema di tracciamento efficace, senza la gratuità di tamponi e presidi sanitari, con un continuo cambiamento di regole di comportamento e gestione dei casi positivi e/o di contatto che non fanno che causare confusione e scoramento.
A livello nazionale, il ministero e il governo sono stati sordi alle richieste e alle proposte dei sindacati. Quelle attuali sono regole che discriminano gli studenti, spezzano l’unitarietà della classe e sovraccaricano il lavoro di dirigenti e segreterie in un momento in cui gli uffici sono già provati dall’elevato numero di personale contagiato e dall’impegno quotidiano della nomina di supplenti.
In provincia di Caserta stiamo assistendo a record quotidiani di contagi: alla ripresa delle scuole dopo la sospensione delle attività per le feste natalizie, le classi in tante scuole sono spesso deserte. Centinaia, se non migliaia, gli studenti e i docenti in quarantena.
Le scriventi Organizzazioni Sindacali ritengono quanto mai necessario che si assumano delle posizioni chiare e precise, che evitino fughe in avanti sui territori con indicazioni che non fanno altro che aumentare incertezza, confusione ed esacerbare gli animi di lavoratori, studenti e famiglie ormai stremati.
Tutti devono fare la propria parte per salvaguardare al meglio il diritto costituzionale all’istruzione di studentesse e studenti, stremati ed esausti dopo due anni di DAD e gestione emergenziale, e il diritto alla salute di tutti i membri della comunità educante. Per queste ragioni non è rinviabile un confronto, fattivo franco e preciso, tra organizzazioni sindacali, istituzioni locali e ministeriali e gli studenti che in tutta Italia, e in provincia di Caserta, si stanno comprensibilmente mobilitando per tutelare la loro salute e i loro diritti.
Le difficoltà e le criticità legate ad un andamento epidemiologico in itinere impongono strategie e misure adeguate, nessuna esclusa, ed investimenti concreti da tempo invocati per garantire la scuola in sicurezza.
In primis è necessario distribuire gratuitamente le mascherine FFP2 agli alunni e al personale. Ripristinare ad horas un monitoraggio efficiente per verificare sul campo la praticabilità delle norme e, per seguire l’andamento della curva pandemica, il ripristino del tracciamento dei contagi. È fondamentale infine una verifica effettiva degli interventi dei sindaci sul rinvio della ripresa delle attività didattica in presenza e sull’andamento dell’applicazione delle disposizioni relative alla scuola dell’infanzia, primaria e secondaria.
La riapertura della Scuola in presenza deve avvenire in sicurezza, oltre qualsiasi iniziativa o immagine retorica e ideologica.
Chiediamo il mantenimento dell’apertura per una conclusione dell’anno scolastico in sicurezza con la piena garanzia della tutela della salute, di continuità e di erogazione di un’offerta formativa adeguata e inclusiva“.