Erano accusati di “omicidio colposo” e condannati in concorso in primo grado quattro medici tra cui il Primario del Reparto di Pediatria dell’Ospedale “Melorio” di Santa Maria Capua Vetere dott. Luigi Cantelli.
La condanna in primo grado risale al gennaio del 2016 (vedasi articolo sottostante). Da allora il dottor Cantelli, avverso la sentenza di primo grado, ha proposto appello sottoponendosi ad una lunga battaglia legale e, con l’emissione della successiva sentenza di II grado che confermava le statuizioni civili, ha ulteriormente proposto ricorso per Cassazione, tramite il proprio difensore avv. Francesco Della Corte, e la sentenza di secondo grado è stata cassata, con rinvio, dalla Corte di Cassazione.
“La Corte di Cassazione – ha reso noto in merito l’avv. Della Corte – ha annullato la sentenza di condanna impugnata limitatamente alla posizione di Luigi Cantelli e rinvia al giudice civile competente per valore in grado d’appello, cui demanda la regolamentazione delle spese fra le parti per questo giudizio di legittimità.
L’annullamento operato dalla Suprema Corte è stato disposto in quanto la Corte di merito non ha valutato i profili riguardanti la correttezza della organizzazione e del controllo da parte del primario della struttura ospedaliera.
La corte di merito non ha tenuto conto della presenza in sede di un primario facente funzioni e dell’assenza di Cantelli dalla struttura, svolgendo egli analoga funzione nell’ospedale di Aversa.
La Suprema Corte di legittimità ha inoltre statuito – ha concluso il legale – che il medico in posizione apicale che abbia svolto correttamente i propri compiti di organizzazione, direzione, coordinamento e controllo, non risponde dell’evento lesivo conseguente alla condotta colposa del medico di livello funzionale inferiore a cui abbia trasferito la cura del singolo paziente, potendo altrimenti configurarsi una responsabilità di posizione, in contrasto col principio costituzionale di personalità della responsabilità penale”.
