Approfondimento Cultura Provincia di Caserta

Superbonus 110%: Caserta sottoscrive con 44 Ordini degli Architetti la richiesta a Draghi di trovare una via d’uscita sui bonus edilizi che, in Campania, hanno prodotto investimenti per 2,1 miliardi di euro

Il presidente dell’Ordine degli Architetti PPC di Caserta, Raffaele Cecoro, ha sottoscritto, unitamente ad altri 44 Ordini provinciali che rappresentano oltre 80.000 architetti italiani, una lettera aperta indirizzata al presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, in cui si chiede un confronto con il governo per “individuare una nuova formula per incentivare la fiscalità d’impresa e favorire il rilancio dell’edilizia“.

La nota punta a tutelare la cittadinanza la collettività e, in particolare, i professionisti che scontano gli effetti degli strumenti messi in campo dal Governo che, sulla carta, avrebbero dovuto semplificare gli iter per superbonus e bonus edilizi, ma che, al contrario, sono risultati assolutamente fallimentari“, spiega Cecoro.

Di fronte a una norma scritta male, ci si domanda se l’Esecutivo e gli uffici che intervengono nel processo legislativo, conoscano i tempi di progettazione e realizzazione di un intervento edilizio. La realtà parla di professionisti che si ritrovano oggi con lavori fatti, o quasi conclusi, senza alcuna possibilità di cessione del credito, o sconto in fattura, con l’unica prospettiva di un aumento di contenziosi e azioni legali.

Oggi continuiamo il nostro impegno professionale perché rispettiamo i nostri committenti, le persone con cui abbiamo preso un impegno, ma operiamo in una situazione insostenibile. Disorientati, imprese e professionisti, non sono più in grado di sostenere il peso di scelte sbagliate, come ci testimoniano le numerose segnalazioni che ogni giorno provengono dai nostri iscritti“, scrivono i presidenti degli ordini degli architetti, tra cui Caserta, Roma e Milano.

Chiediamo al Governo di cambiare strada, e trovare una nuova formula per incentivare la fiscalità d’impresa e il rilancio dell’edilizia, settore ormai bloccato da decenni“, è l’appello fatto proprio anche da Cecoro e dagli architetti PPC di Terra di Lavoro.

Ed a proposito del Superbonus 110%, l’ENEA ha diffuso i dati al 30 Aprile 2022: oltre 155 mila asseverazioni, investimenti per più di 27 miliardi di euro (dei quali poco meno di una ventina già conclusi).

Un trend sicuramente soddisfacente, se si tiene conto dei rilevanti problemi burocratici – che ancora persistono – legati ad una normativa equivoca (e revisionata di continuo) e ad un sistema di cessione del credito fortemente penalizzante.

La Regione Campania si conferma tra le regioni “capofila”: tra quelle cioè in cui la detrazione più ha impattato sia sugli interventi, che hanno consentito la riqualificazione e la messa in sicurezza di tanti immobili; sia, pure, sul settore delle costruzioni, che ne ha tratto linfa vitale.

Non senza però difficoltà giacché i freni alla circolazione dei crediti (come pure il caro-materiali) hanno creato enormi problemi alle aziende meno strutturate e sottocapitalizzate.

Le asseverazioni in Italia al 30 aprile sono state 155.543 per un totale degli investimenti ammessi in detrazione di 27.446.194.587,41 euro (dei quali il 69,9%: 19.195.815.273,06 conclusi).

Si tratta prevalentemente di lavori in edifici unifamiliari (52,7% delle asseverazioni) e funzionalmente indipendenti (31,7%), ma rilevante è l’incidenza anche dei condomini (15,6%).

L’investimento medio nazionale è di oltre 553mila euro per i condomini, di 112.320 euro per gli edifici unifamiliari e di 97.575,78 euro per le unità immobiliari funzionalmente indipendenti.

In Campania le asseverazioni sono state 9.200, 1.200 in più rispetto al mese di marzo. In sensibile aumento anche gli investimenti ammessi a detrazione (2 miliardi e 116 milioni a fronte del miliardo e 800 milioni circa di marzo).

Gli investimenti medi restano, in Campania, al di sopra del dato medio nazionale: sia per i condomini (quasi 608 mila euro) che per gli edifici unifamiliari (oltre 118 mila euro) e per quelli funzionalmente indipendenti (poco meno di 108 mila euro).

«Sono dati estremamente soddisfacenti e confortanti – commenta il presidente di Federcepicostruzioni Antonio Lombardiche dovrebbero dar conto dell’estrema importanza di questo strumento: per il rilancio del comparto, ma anche per tutto quanto esso determinerà, anche nel medio e lungo periodo, su tutti il sistema economico-Paese. Basti pensare all’impatto sui consumi energetici: giova ricordare che il 40% della bolletta energetica nazionale è consumata proprio nelle civili abitazioni. Riuscire a contenere i consumi, attivando capitali anche privati sulla riqualificazione di un patrimonio immobiliare molto energivoro, deve rappresentare una assoluta priorità dell’azione politica, come del resto impongono anche gli strumenti di sostegno comunitario, a partire dal Pnrr. Alla politica però chiediamo un ulteriore scatto in avanti, nella direzione della delegificazione e della semplificazione: è inimmaginabile che un intervento strategico come quello legato alle detrazioni del Superbonus, sia stato interessato da così tante e così rilevanti azioni di modifica in appena un anno, in qualche caso addirittura con efficacia retroattiva. Ed è altresì inimmaginabile non ponderare da subito un intervento che renda strutturale questi investimenti tesi, vale la pena ricordarlo ancora, al risparmio energetico, alla messa in sicurezza strutturale, ma anche alla riqualificazione di quartieri e città».

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