La drammatica carenza di personale, l’azzeramento del lavoro agile ed il disinteresse con cui vengono affrontati i temi legati al PNRR hanno costretto le OO.SS. a proclamare lo stato di agitazione e la mobilitazione dei lavoratori del Ministero della Cultura.
Indetto da CGIL, CISL e UIL, stamani si è tenuto un presidio dei lavoratori davanti alla Prefettura in piazza Vanvitelli e, in concomitanza, si sono svolti presidi unitari davanti alle Prefetture di tutt’Italia.
“Lo stato di agitazione – ha spiegato il Segretario Generale Cisl Fp Caserta Franco Della Rocca – dei lavoratori del Ministero della Cultura, com’è noto, è scaturito a livello nazionale da un mancato confronto con le parti sindacali su situazioni rilevanti che per noi erano importanti.
Per quanto riguarda invece il nostro territorio manifestiamo in particolare per la carenza di personale: il Polo Museale di Capua e La Reggia di Caserta, tutti siti di una notevole importanza che rivestono a livello culturale e turistico uno strategico segmento che deve essere ulteriormente curato.
In provincia di Caserta questa carenza di personale non consente affatto il miglioramento dei siti monumentali né in termini di servizi né in termini di accesso dei visitatori. A fronte del numero di accessi il personale è sempre più esiguo, tantissimi sono andati in pensione e non sono stati sostituiti, non c’è stato un turn over ed i dipendenti attualmente in essere non riescono a far fronte alla mole di visitatori”.
“E’ evidente che un maggior numero di dipendenti – ha concluso Della Rocca – è uguale ad un indotto migliore sia per la Reggia che per il Polo Museale in questo caso, che potrebbero essere ancor più esaltati e valorizzati. Insomma l’equazione è chiara: più personale, maggiori servizi e qualificazione”.
Lo stato di agitazione continua: mercoledì 13 luglio vi sarà un’assemblea nazionale dei lavoratori del comparto presso il Ministero della Cultura a Roma.