A Napoli, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Capua hanno dato esecuzione al decreto di fermo, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti del rumeno 41enne Octavian Muntean, indiziato del delitto di omicidio volontario dello zio, il 62enne Petru Muntean, commesso a Capua in data 1 luglio 2022.
Il provvedimento è stato convalidato dal G.I.P. presso il Tribunale di Napoli che ha emesso ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia in carcere.
La misura restrittiva si fonda sull’attività d’indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica e condotta dai carabinieri della Compagnia di Capua che consentiva di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico del predetto.
Il 62enne Petru Montean, da tempo sulla sedia a rotelle dopo essere stato colpito da ictus, fu trovato cadavere la sera dello scorso primo luglio nella sua abitazione di fortuna realizzata negli spogliatoi dell’ex campo sportivo di via Giardini a Capua, con ferite al volto e al capo. L’uomo fu rinvenuto riverso a terra dal fratello, che era andato a trovarlo come faceva spesso.
Inizialmente si pensò ad una caduta, ma dall’autopsia effettuata all’istituto di medicina legale di Caserta sulla salma del 62enne, emerse che le ferite, localizzate sul volto ed all’altezza delle costole, erano compatibili con un’aggressione con bastone o corpo contundente.
La scena del crimine evidenziava segni di una recente colluttazione, avvenuta tra la vittima nel tentativo di parare i colpi e l’aggressore che, con estrema ferocia, lo picchiava con calci e pugni.
L’indagato, subito dopo l’omicidio, faceva perdere le proprie tracce, ma le ininterrotte ricerche, condotte da carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile nelle province di Caserta e Napoli, consentivano di ricostruire i movimenti del ricercato che, di volta in volta, cercava di nascondersi tra i senzatetto presso le stazioni Ferroviarie in un primo momento della provincia di Caserta e successivamente della provincia di Napoli.
All’esito di servizi di pedinamento e di osservazione con personale in abiti simulati l’indagato veniva localizzato presso una ONLUS ubicata in via Marittima a Napoli, mentre si accingeva a ritirare un pasto dalla mensa.
Alla vista dei carabinieri in divisa ha tentato la fuga, ma è stato bloccato ed associato al carcere di Poggioreale.