Non si placa la protesta degli allevatori bufalini nei confronti della Giunta Regionale della Campania.
Come annunciato, questo martedì da Casal di Principe si è mossa una lunghissima carovana di trattori per giungere poi a Caserta, dando inizio alla manifestazione di protesta nel capoluogo che avrà la durata di 48h.
Ed a questa manifestazione di protesta hanno partecipato anche i contoterzisti del Casertano, ovvero le imprese che prestano i servizi alle aziende di allevamento sia nei campi, per semina e raccolto, che nelle stalle. I contoterzisti infatti si ritengono fra i più penalizzati dal piano regionale di eradicazione di brucellosi e tbc bufaline; un piano che “impedirebbe loro di operare dopo aver realizzato investimenti importanti costringendo le imprese allevatrici a dotarsi esse stesse di mezzi e personale in proprio”.
Con lo sciopero odierno, i contoterzisti sono così scesi in agitazione a fianco degli allevatori bufalini del Casertano, riuniti nel Coordinamento Unitario in Difesa del Patrimonio Bufalino, che da mesi protestano contro il piano regionale di cui chiedono il ritiro perché “perpetua il sistema di abbattimenti delle bufale campane, che negli ultimi dieci anni ha portato alla macellazione di 140mila bufale, delle quali solo l’1,4% è risultata effettivamente malata in seguito ad analisi post mortem“.
Per il portavoce del coordinamento Gianni Fabbris “quella dei contoterzisti è una spinta per tutti noi ancora più forte in ragione dello sforzo che costa loro per partecipare. Non è solo nei 200.000 euro persi il valore del loro impegno ma, anche e soprattutto, nel fatto che recupereranno il lavoro perso di giorno lavorando nei campi questa notte pur di raccogliere il prodotto prima dell’arrivo previsto dei temporali di venerdi che potrebbero compromettere l’annata agraria per diverse aziende“.
A salutare gli allevatori prima della partenza a Casal di Principe il sindaco anti camorra Renato Natale: “Ancora una volta al loro fianco a difendere il prodotto tipico delle nostre terre, il lavoro di centinaia di nostri imprenditori e lavoratori, la nostra stessa identità. Da mesi gli allevatori portano avanti una battaglia in difesa della bufala; siamo stati, siamo e saremo al loro fianco; la loro battaglia è la nostra battaglia. Stasera li raggiungo a Caserta per partecipare con loro alla fiaccolata nelle strade della Città Capoluogo, e domani mattina con i loro rappresentanti sarò in Prefettura per chiedere la convocazione del tavolo di confronto con le autorità regionali. Tutti i cittadini devono sentirsi impegnati in questa lotta”.
Così è stato e, per le principali strade di centro cittadino di Caserta, gli allevatori, a bordo dei loro trattori, hanno formato un lunghissimo “serpentone” procedendo in fila indiana e strombazzando a più non posso.
Al termine della manifestazione, hanno parcheggiato i mezzi dinanzi al Monumento ai Caduti per poi dare vita, dalle ore 20.00 in poi, ad una fiaccolata che, dal corso Trieste e via Mazzini, è giunta dinanzi alla Prefettura casertana.
Ma il presidio continua anche nella notte per poi, dopo lo svolgimento di un’assemblea pubblica, abbandonare verso le ore 15.00 di questo mercoledì la città di Caserta dopo aver percorso via Gasparri, corso Trieste, via Cesare Battisti, via Vittorio Veneto, il sottopasso e, da viale Ellittico, recarsi verso Casagiove.
E, durante lo svolgimento delle prime battute della manifestazione, è arrivata finalmente – …potenza dell’imminente scadenza elettorale? – la notizia che tutti gli allevatori in lotta aspettavano da circa 8 mesi e cioè la convocazione per sabato prossimo di un tavolo di confronto in Regione alla presenza del governatore Vincenzo De Luca.