A Santa Maria Capua Vetere, personale della Sezione Radiomobile della locale Compagnia dei Carabinieri ha tratto in arresto un 57enne del luogo, ritenuto responsabile di detenzione di armi clandestine e detenzione abusiva di armi e munizioni.
I militari dell’Arma, intervenuti presso un esercizio commerciale gestito dall’uomo, ove era stato segnalato un litigio tra questi e la moglie, dopo aver sedato gli animi hanno proceduto a perquisizione domiciliare a seguito della quale hanno rinvenuto e sequestrato una pistola marca Titan con matricola abrasa, occultata in una valigia all’interno di un armadio, ubicato in un vano scala al piano interrato, e 14 cartucce per pistola calibro 7.65, occultate in un paio di stivali all’interno di un armadio metallico ubicato nel locale spogliatoio.
Nella circostanza, a seguito di denuncia sporta dalla moglie, l’uomo è stato anche deferito in stato di libertà per maltrattamenti contro familiari e minaccia aggravata.
Ai militari dell’Arma la donna ha riferito di essere vittima di violenze fisiche e minacce ad opera del marito, patite nel corso degli anni, anche mediante l’utilizzo della pistola.
L’arrestato è stato associato presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Altra operazione dei carabinieri, stavolta del Nucleo Operativo della Compagnia di Piedimonte Matese, a conclusione di una articolata attività investigativa, coordinata e diretta dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su conforme richiesta della locale Procura.
Due persone sono state sottoposte alla custodia in carcere ed una all’obbligo di presentazione alla P.G..
Tutti gli indagati sono ritenuti responsabili di cessione di sostanze stupefacenti in concorso tra loro.
L’attività investigativa, avviata nel mese di maggio 2021, ha consentito di individuare una fiorente attività di spaccio di stupefacenti condotta da una coppia di conviventi operanti principalmente nel centro di Alife, di individuare i loro canali di approvvigionamento della droga (cocaina e crack) a Caivano, di stabilire il ruolo del fiancheggiatore e di acquisire gravi elementi indizianti per documentare le singole cessioni delle sostanze.
Nel corso delle attività sono stati eseguiti sequestri di stupefacente documentando, con le attività di osservazione e controllo, come la coppia ricevesse presso l’abitazione numerosi acquirenti che si rifornivano di cocaina e crack pagando € 25,00/30,00 per ciascuna dose.
Per alcuni degli acquirenti sono stati acquisiti inconfutabili elementi per contestare cessioni giornaliere ripetute, per complessivi 1500 episodi di spaccio: alcuni di loro si recavano presso l’abitazione per acquistare le dosi con frequenza di due/tre volte alla settimana.
Gli arrestati, da ritenere innocenti sino a sentenza di condanna definitiva, sono stati tradotti presso gli istituti penitenziari di Pozzuoli e di Poggioreale a Napoli, ove uno di loro si trovava già ristretto per altro procedimento riguardante analoghe attività delittuose.