E’ finita la latitanza del 41enne sammaritano Giuseppe Pimpinella (nella foto), arrestato dagli uomini della squadra mobile di Caserta, sorpreso in un resort nei pressi di Triflisco.
Pimpinella, legato ai Bellagiò e coinvolto insieme ad altre 17 persone nell’operazione “White Mary” sulle piazze di spaccio operative nel casertano (in particolare nell’area di San Felice a Cancello e Santa Maria Capua Vetere), era stato condannato dalla Corte d’Appello di Napoli a 12 anni e 9 mesi di reclusione (condanna divenuta definitiva lo scorso marzo) per associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione ai fini di spaccio.
Gli altri soggetti finiti in carcere sono Vincenzo Palmieri, di Santa Maria Capua Vetere, condannato a otto anni e 10 mesi, Antonio Cappiello e Luigi Berni, di Castel Morrone, condannati a quattro anni e 4 mesi, Clemente Giuseppe Barbarino di San Felice a Cancello, Nicolino D’Addio, Davide Pascarella di Santa Maria a Vico, condannato a quattro anni otto mesi e Giovanni Costantino.
A seguito della pronuncia di condanna, Pimpinella si era reso irreperibile.
Gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Caserta si erano messi sulle sue tracce ed a mezzogiorno nella giornata di Pasqua è scattato il blitz.
Pimpinella si stava recando in un resort di Sant’Angelo in Formis quando è stato intercettato dai poliziotti. Alla vista degli uomini della Squadra Mobile il 41enne ha tentato la fuga.
Ha cercato di sfuggire alle forze dell’ordine scavalcando la recinzione di una piscina privata con annessa area picnic di Triflisco e, proprio in prossimità dell’area attrezzata per il ristoro, è stato bloccato e tratto in arresto.