L’aumento dei tassi di interesse e del costo del denaro, unito all’inflazione, sta riducendo il potere d’acquisto e quindi il reddito disponibile, mettendo in enorme difficoltà le famiglie italiane alle prese con le scadenze delle rate dei mutui e/o dei prestiti.
Il Centro Studi della Fabi (Federazione Autonoma Bancari Italiani) ha evidenziato del come l’aumento dei tassi stabilito dalla BCE ha provocato il crescente aumento dell’importo delle rate a carico di coloro che hanno stipulato un mutuo o un prestito.
Le rate dei mutui a tasso variabile sono cresciute del 70-75% mentre i nuovi mutui a tasso fisso hanno rate di importo raddoppiate rispetto ad un anno fa.
Sono circa un milione le famiglie italiane non in regola con i pagamenti che hanno subito negli ultimi 11 mesi ben otto rialzi dei tassi, passando dallo zero al 4%.
La Banca d’Italia rileva che, nel mese di maggio, i tassi di interesse applicati sui prestiti erogati per acquisto casa si sono attestati al 4,58%.
Lo studio della Fabi rileva che ammontano a 6,8 mln le rate di mutuo non pagate, a 3,7 mln quelle del credito al consumo ed a 4,3 gli arretrati di pagamenti relativi ad altri prestiti.
“Per le famiglie italiane, quelle dei mutui è una emergenza sociale che non va sottovalutata“ ha dichiarato il Segretario Nazionale della Fabi, Lando Maria Sileoni che si rivolge alla politica perché faccia pressioni sui vertici delle banche affinché tornino ad avere il ruolo sociale di un tempo.
Ma quale è la situazione a Caserta e provincia? Ecco quanto evidenzia la Federazione Autonoma Bancari Italiani:
|
CREDITO AL CONSUMO |
MUTUI |
ALTRI PRESTITI |
TOTALE |
Sofferenze |
24,3 |
38,3 | 18,8 |
81,4 |
Inadempienze probabili |
24,9 |
37,8 | 20,6 |
83,2 |
Rate scadute |
19,8 |
8,2 | 4,3 |
32,3 |
TOTALE |
68,9 |
84,3 |
43,7 |
196,9 |
Per un totale di 196,9 mln (dati riferiti a marzo 2023) di prestiti complessivi erogati, tra crediti al consumo, mutui ed altri prestiti, abbiamo 32,3 mln di rate scadute e non pagate, di inadempienze probabili per un totale di 83,2 mln e di sofferenze (cioè crediti difficilmente esigibili) per un totale di 81,4 mln.