A seguito di un’articolata attività investigativa diretta dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, è stata eseguita – da parte di personale della Compagnia Pronto Impiego della Guardia di Finanza di Aversa – un’ordinanza di custodia cautelare che dispone gli arresti domiciliari nei confronti di Paolo Ruscigno ed il divieto di dimora nel capoluogo normanno nei confronti di altri dodici soggetti, tutti dipendenti del Comune di Aversa, indagati, a vario titolo, per i reati di falsa attestazione di presenza in servizio (cd. “Legge Brunetta“) e truffa aggravata ai danni dell’Ente Pubblico. Restano invece ancora indagati a piede libero altri 9 dipendenti.
Il provvedimento prevede, altresì, il sequestro preventivo per equivalente del profitto del reato di truffa a carico del Ruscigno, pari a circa € 9.100.
Le investigazioni – che hanno consentito di far emergere i fatti delittuosi per cui si indaga riferentisi a tutto l’anno 2022 – sono state svolte anche attraverso l’uso di telecamere installate in prossimità delle macchine marcatempo, poste presso la Casa Comunale e grazie ad appositi servizi di osservazione e pedinamento.
Proprio quest’ultimi hanno posto in luce l’atteggiamento truffaldino del Ruscigno che, nel periodo attenzionato, era solito intraprendere il servizio alle ore dieci del mattino, giustificando fraudolentemente la sua assenza dall’ufficio con inesistenti servizi da svolgere all’esterno, per conto del Comune, alterando il sistema automatico di rilevamento delle presenze.
Gli altri indagati, invece, si scambiavano vicendevolmente la “cortesia” di timbrare il cartellino, attestando quindi falsamente ed in maniera indebita la propria presenza all’interno degli uffici comunali.
L’esame delle buste paga e dei tabulati afferenti le presenze in servizio hanno corroborato indefettibilmente il quadro probatorio a carico degli indagati, consentendo di ricostruire l’ammontare esatto dei profitti illeciti realizzati con la descritta condotta truffaldina.
Questi i 12 dipendenti del Comune di Aversa accusati del solo reato di falsa attestazione di presenza in servizio:
- Cristina Accardo,
- Maria Grazia Chianese,
- Michele Cipullo,
- Daniele Della Vecchia,
- Michele Faraone,
- Giovanni Gangi,
- Carmela Giametta,
- Angelo Iorio,
- Tommaso Mastronardi,
- Giuseppe Nugnes,
- Vincenzo Pagano,
- Filippo Rotunno.
Sono indagati invece a piede libero:
- Francesca Cinquegrana, dipendente dell’Area Servizi al Cittadino,
- Giovanna Di Girolamo, dell’ufficio Ragioneria;
- Raffaele Maddalena, funzionario all’Ufficio Personale;
- Rosa Parisi, assistente sociale;
- Antonio Pellegrino, addetto all’Anagrafe;
- Anna Romano, addetta all’ufficio Archivio e Protocollo;
- Michele Sabia, Istruttore Amministrativo all’Ufficio Personale;
- Raffaele Serpico;
- Andrea Trabucco, esecutore tecnico ai Lavori Pubblici.