Caserta Cronaca Enti Politica

Mentre la Procura chiude le indagini e si appresta a chiedere il rinvio a giudizio, in comune a Caserta circolano i “soliti nomi” spacciati per “nuovi assessori”.

La Procura di Santa Maria Capua Vetere ha emesso l’avviso di conclusione delle indagini preliminari ed ora si prepara a chiedere il rinvio a giudizio nei confronti di 11 indagati.

I pubblici ministeri Armando Bosso e Giacomo Urbano hanno emesso gli avvisi di garanzia nei confronti dei due ex assessori Emiliano Casale e Massimiliano Marzo, dei dirigenti Franco Biondi e Giovanni Natale, dei dipendenti comunali Gaetano Di Tora e Giuseppe Porfidiadi Magdi Khachermi, collaboratore dell’ex assessore Marzo, degli imprenditori Pasquale Marotta, Raffaele Nunziante, Gioacchino Rivetti e Gennaro Rondinone.  Le accuse sono a vario titolo di voto di scambiocorruzione e falso.

Secondo la Procura, Casale e Marzo avrebbero promesso ad alcuni imprenditori futuri appalti in cambio del voto alle elezioni comunali del 2021. Appalti che poi sarebbero stati affidati – dal verde pubblico ad opere di manutenzione anche in alcune scuole – con l’intercessione di dipendenti pubblici (Biondi, Natale e Porfidia) che avrebbero, a loro volta, ottenuto utilità come lavori presso le proprie abitazioni o anche il pagamento di una polizza assicurativa. 

Per l’accusa, inoltre, l’ex-assessore Marzo avrebbe ottenuto dagli imprenditori anche l’acquisto “obbligatorio” di materiali edili presso la società – la “Edil Marzo” – di cui non solo detiene il 50% delle quote, ma è anche e soprattutto amministratore.

Intanto, dopo l’azzeramento della giunta comunale da parte del sindaco Carlo Marino, iniziano a circolare i nomi dei “nuovi assessori”. Ma chi si aspettava sostanziali novità, rischia di rimanere assai deluso.

Si vocifera infatti che gli assessori Emilianna Credentino, Antonio De Lucia, Domenico Maietta e Gerardina Martino saranno confermati.

Tra quelli poi che dovrebbero essere i “nomi nuovi” spicca il ritorno della preside Adele Vairo (ex Forza Italia) che non solo dovrebbe ricoprire il ruolo di Assessore alla Pubblica Istruzione, ma addirittura essere nominata vicesindaco. In giunta anche il gruppo dei “socialisti” (composto dopo le elezioni in consiglio comunale dall’ex candidato a sindaco Romolo Vignola e da Dino Fusco e Gianluca Iannucci) con l’ingresso di Carmine Lasco – altro nome “buono per tutte le stagioni” – che diventerebbe assessore all’Ecologia. In giunta entrerebbero anche il notaio Enrico Matano e l’ex consigliera regionale ed ex senatrice, la sannicolese Lucia Esposito. Toccherebbe poi al Pd decidere se per il nono ed ultimo assessore dovrà riconfermare Enzo Battarra oppure “retrocederlo” a consigliere, promuovendo altresì al suo posto Andrea Boccagna.

In merito le opposizioni sono ovviamente durissime.

Il consigliere comunale Maurizio Del Rosso, coordinatore cittadino Lega Caserta, ha infatti dichiarato: Palazzo Castropignano pare sgretolarsi sotto la scure degli eventi negativi che hanno interessato la giunta. Ma non può bastare un colpo di spugna per ricominciare bene. La scelta del sindaco Carlo Marino, a seguito delle dimissioni di alcuni dei suoi maggiori rappresentanti, è un atto di estrema gravità che dimostra ancora una volta la debolezza politica ed elettorale di questa amministrazione. Dai nomi che circolano quali sostituti emerge un dato inequivocabile: per Marino nessun candidato nelle sue liste e nessun eletto è in grado di svolgere il ruolo di assessore nella giunta che andrà a comporsi. Temo che le consultazioni che seguiranno e che saranno cruciali per il futuro della nostra città, assumano inevitabilmente dei toni da farsa. Spero vivamente che si possa trovare una soluzione che metta finalmente al centro gli interessi dei cittadini e non quelli di singole persone, considerata la ferma volontà del Sindaco di non mollare la poltrona. Come consigliere comunale, continuerò a vigilare e a lavorare per il bene di Caserta, indipendentemente dalle scelte del sindaco“.

Dal canto suo il gruppo consiliare “Caserta Decide” ha diffuso il seguente comunicato: “Le gravi inchieste che hanno investito la Giunta comunale e pezzi importanti degli uffici tecnici e amministrativi, l’interdittiva antimafia da pochissimo piombata sull’azienda dell’Assessore Marzo, le dimissioni di Mucherino e la fuga fuori tempo massimo di Sadutto e Casale per sfuggire all’onta dell’azzeramento. La Giunta Marino implode su se stessa e il Sindaco decide di rispolverare l’arte che l’ha tenuto in sella l’anno scorso: i rimpasti di sopravvivenza. Lo abbiamo detto fin da subito e lo ribadiamo: Caserta Decide non è interessata ad alcuna ulteriore versione di questa maggioranza né è affascinata da un’eventuale campagna acquisti da parte del Sindaco che lasciamo condurre ad altri. La città vive un momento di grande difficoltà: le politiche sociali sono all’anno zero, la manutenzione del verde e dello spazio pubblico è un miraggio, è saltato completamente il dialogo con gli attori sociali che in questi anni hanno tamponato le tante mancanze amministrative e continua a mancare una progettualità che risponda alle esigenze dei cittadini sui temi dell’ambiente, della mobilità e della cultura. Ci chiediamo cosa pensano i consiglieri di maggioranza i quali, nella stragrande maggioranza dei casi, tacciono di fronte allo scempio che questa Giunta ha costruito in questi anni con i loro voti. Pensano che questa esperienza amministrativa abbia ancora un futuro? Pensano che cambiare tutti gli assessori per non cambiare niente sia davvero utile? Chi davvero crede di incarnare l’anima progressista di questa maggioranza deve staccare la spina a questa esperienza amministrativa e fare una seria riflessione al proprio interno per scommettere sulle forze politiche civiche sane di questa città, che hanno mantenuto dritta la barra senza mischiarsi con l’opposizione della destra costruendo giorno dopo giorno un’alternativa. La stessa destra che governa il Paese, che lo spacca con l’autonomia differenziata anche coi voti dei deputati meridionali permettendosi di dare lezioni. L’unica vera alternativa a Caserta sono le forze progressiste che devono liberarsi degli equivoci, unirsi e dare finalmente alla città un’amministrazione onesta, coraggiosa e trasparente che sia capace di cambiare del tutto le regole del gioco della politica cittadina, mettendo al centro dell’agenda amministrativa giustizia sociale, ambientale, partecipazione. Temi che l’attuale governo cittadino ha sempre ignorato“.

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