Archiviata anche la 19esima edizione dell’Ora della Terra 2025 con l’evento centrale per la regione Campania che si è svolto con una numerosissima presenza di pubblico presso l’Anfiteatro Campano a Santa Maria Capua Vetere dove erano presenti anche il Sindaco di Santa Maria C.V. avv. Mirra, la Direttrice del Museo Archeologico Nazionale dell’Antica Capua, del Mitreo e dell’ Anfiteatro Campano dott.ssa Tomeo, in collaborazione con la Direzione Regionale Musei Nazionali Campania, la D.S. dell’IC Uccella dr.ssa Silvana Valletta e lo staff del WWF Caserta che hanno portato il loro saluto. Un particolare ringraziamento è stato tributato dal WWF al prof. Giovanni Pastore che, anche quest’anno, è stato il motore silenzioso che ha permesso di realizzare questo evento.
Con lo spegnimento, dalle 20.30 alle 21.30, dell’Anfiteatro e con l’accensione dell’ormai simbolico “ 60+“ è iniziata l’Ora della Terra.
Nella penombra i ragazzi della piccola orchestra scolastica hanno celebrato l’evento con un Concerto per la Terra arricchito con toccanti performance canore dei più piccoli studenti della Primaria.
Le allieve della Scuola di danza del ventre “Madame Badìa Operà” hanno poi conferito alla serata un tocco orientale molto gradito dai tantissimi genitori presenti, contribuendo a costruire un ponte con culture tanto lontane da noi, ma ormai tanto presenti nella nostra società.
Sono intervenuti anche i giovani atleti del Rugby Club di Santa Maria C.V. con “una meta per la Terra“.
La sensibilità verso le problematiche ambientali è stata ribadita dalla Direzione del Museo archeologico nazionale dell’antica Capua, Mitreo e Anfiteatro di Santa Maria Capua Vetere con lo spegnimento dell’illuminazione del prestigioso monumento, secondo solo al Colosseo di Roma, e dall’Amministrazione Comunale che ha concretamente contribuito alla realizzazione dell’evento mettendo a disposizione il service per il concerto.
Durante quest’anno scolastico numerose scuole hanno partecipato ad un percorso di approfondimento sulle problematiche ambientali.
Con gli studenti di tutte le età degli Istituti Comprensivi De Filippo di San Nicola la Strada, dei ragazzi dell’ I.C. Uccella, degli studenti dell’IC Bosco di Marcianise e dell’IC Brancaccio di Maddaloni, che hanno discusso con i volontari del WWE di alimentazione, di cambiamenti climatici, di verde urbano, di inquinamento da plastica .
A novembre 2023, con le scuole di San Nicola la Strada, di Castelvolturno e coi i ragazzi dell’IC Uccella di S.Maria C.V. , durante le giornate dedicate agli Alberi, sono stati messi a dimora lecci, olivi e agrumi, azioni simboliche ma concrete contro i gas climalteranti. Ogni studente ha raccontato, a modo suo, come vive il precario stato di salute del Pianete e cosa fa per aiutare la nostra casa comune e quindi quali siano i rischi che l’Uomo corre se non ci sarà una netta inversione di tendenza, non senza dimenticare che, in questo momento, la pace è un bene prezioso come l’aria e l’acqua pulite.
Come ogni anno dalle ore 10.30 Radio PRIMARETE di Caserta ha ospitato la Maratona radiofonica di Earth Hour a ui hanno partecipato il Presidente del WWF Caserta Renato Perillo, la Vicepresidente Gaia Noboa De Jesus, le consigliere Brigida Consales e Martina Roccasecca nonchél’attivista del WWF Campania Elvira Simonetti. Durante la trasmissione, tanti sono stati gli interventi di rappresentanti del mondo politico, della cultura, della scuola e del WWF per parlare di problematiche ambientali, dall’alimentazione, all’energia, dalla sostenibilità al verde urbano.
Poi tutti a Santa Maria Capua Vetere per ascoltare le note del Concerto per la Terra dei giovani musicisti dell’Istituto Uccella.
“Alle ore 21.30 – ha dichiarato il Presidente del WWF Caserta Renato Perillo – si sono riaccese le luci, speriamo, su un Mondo più consapevole. La 19.ma edizione di Earth Hour però non termina alle 21.30. Anzi, da quel momento, l’impegno e le azioni, anche piccole, di ognuno di noi, potranno fare la differenza: questo è l’unico Pianeta che, ad oggi, abbiamo e tutti dobbiamo salvaguardalo anche per le generazioni future. Per il pianeta, l’unico rischio è l’uomo, ma può essere anche l’unica soluzione”.