Il comune di Casapulla, in persona del Sindaco Michele Sarogni, è stato denunciato da un cittadino algerino e da sua moglie, anche nell’interesse delle due figlie minori di sei e di otto anni, per aver incredibilmente avallato e reiterato il reato di “violenza sulle cose” di cui all’art. 392 c. p., posto in essere dalla proprietaria dell’appartamento (nel bieco tentativo di farsi giustizia da sé, ritenendo per certo di avere ragione) in cui abitano i denuncianti e posto i sigilli e negata l’essenziale e necessaria fornitura idrica alla coppia e allo loro due figlie minori, nella loro abitazione di Casapulla, alla via Fiume – vico III di Casapulla.
A nulla sono servite le istanze di riallacciamento della fornitura idrica ed i colloqui intercorsi tra la coppia denunciante con il suo avvocato Roberto Ricciardi, direttamente con il Sindaco sig. Michele Sarogni – che, paradossalmente, a luglio aveva inaugurato la casa dell’acqua a Casapulla e poi nega l’acqua ai propri cittadini e cosa ancor più grave a due minorenni -, al fine di far ritornare il comune sui suoi passi.
La cosa è ancora più clamorosa in quanto il comune ed il suo Sindaco è a diretta conoscenza del fatto che nell’abitazione in cui è stata negata l’acqua vivono due minori di 6 ed 8 anni e pur sapendo che – a prescindere da ogni altra considerazione sulla vertenza tra la proprietaria dell’appartamento e i conduttori – non si può mai negare l’acqua in presenza di minori, malati ed anziani, così come sancito dal nostro ordinamento giuridico e da costante giurisprudenza, esponendosi, pertanto, ad un reato gravissimo.
Già presentata presso la Questura di Caserta, l’associazione OCCAM provvederà a trasmettere già lunedì la denuncia presso la Prefettura di Caserta ed il Tribunale per i minorenni di Napoli, a tutela dei diritti delle due minori.
(Associazione OCCAM)