Un ulteriore incendio, dopo quello scoppiato due mesi fa, è divampato nell’area della ex discarica di rifiuti Resit, situata tra i comuni di Parete e Giugliano, al confine tra la province di Caserta e Napoli.
La nube nera ha invaso le case e si è propagata anche nei centri vicini rendendo l’aria irrespirabile.
Immediatamente accorsi, i vigili del fuoco che hanno avuto non pochi problemi per domare le fiamme.
Ma il problema vero è la diossina sprigionata dal rogo di rifiuti scoppiato nella discarica utilizzata fino a pochi anni fa dalla camorra per sversare tutto il materiale inquinante delle ditte del Nord Italia, grazie all’avvocato Chianese, vero organizzatore dei traffici illegali di rifiuti per conto del clan camorristico dei casalesi.
“Siamo di fronte all’ennesimo episodio – ha dichiarato il sindaco di Parete Raffaele Vitale – che mette a rischio la salute di migliaia di persone. Non è più possibile tollerare l’inerzia delle istituzioni preposte alla messa in sicurezza e alla vigilanza dell’area. I sindaci e i cittadini non possono pagare per responsabilità altrui nè tantomeno fronteggiare da soli l’emergenza ambientale del territorio. Chiedo al ministro dell’Ambiente Galletti e al governatore De Luca di aumentare subito la sorveglianza nella zona per impedire episodi analoghi a quello odierno, ma soprattutto auspico la convocazione di un tavolo di confronto per avviare definitivamente la bonifica di una delle aree più martoriate della nostra regione ove ci sono decine e decine di discariche ed il grande problema delle ecoballe stoccate tra Taverna del Re e Lo Spesso“.