Caserta

Dietrofront della Regione Campania: garantiti nuovamente gli esami strumentali ai casertani malati di tumore

Le innumerevoli proteste hanno finalmente costretto la Regione Campania a fare un brusco e deciso dietrofront su una decisione assurda che ha penalizzato per circa un mese gli utenti casertani affetti da tumore maligno.

Il blocco delle prestazioni aveva motivazioni del tutto pretestuose e ha di fatto penalizzato una fascia di popolazione ammalata di gravi patologie e, come tale, bisognosa invece delle maggiori attenzioni da parte del sistema sanitario pubblico regionale (https://www.radioprimarete.it/2015/10/la-regione-campania-blocca-gli-esami-strumentali-per-i-malati-casertani-di-tumore/).

Ora la struttura sub commissariale regionale per l’attuazione del piano pubblico di rientro ha sbloccato il fondo apposito costituito dall’ASL Caserta che quindi torna ad assicurare la copertura finanziaria agli esami strumentali (TAC e Risonanza magnetica) ai pazienti di Caserta e provincia affetti da tumore maligno (e quindi in possesso del codice di esenzione 048) che stanno effettuando radio e/o chemioterapia.

La stessa ASL però, al fine di evitare un inutile ricorso ad esami non appropriati e non necessari – e che, come tali, andrebbero solo ad accrescere la spesa pubblica mettendo in crisi l’assistenza e penalizzando di conseguenza quei casertani a cui tali esami sono invece necessari ed indispensabili – , ha istituito un “percorso” che deve essere obbligatoriamente seguito dai medici di base nella prescrizione degli esami stessi.

Quel che è importante sapere è che “il paziente residente nell’ASL Caserta non può accedere direttamente ai centri diagnostici accreditati, ma deve recarsi presso la propria struttura distrettuale con apposita ricetta del medico di medicina generale che attesti la necessità di effettuare TAC e/o RMN ed allegando tutta la documentazione necessaria” al fine di permettere alla stessa ASL di poter autorizzare l’effettuazione degli esami e, contestualmente, un controllo sulla correttezza delle certificazioni e l’appropriatezza della prestazione.

A tal proposito la stessa ASL precisa che “…alla data del 30 ottobre potranno essere autorizzati i soli pazienti con ricetta del SSR di data non anteriore al 29 ottobre c.a.

Da sottolineare che i centri accreditati dell’ASL che hanno aderito a tale “percorso”, hanno accettato di erogare TAC e risonanze per questi pazienti effettuando uno sconto del 20% sul tariffario regionale vigente.

Si sottolinea infine che le strutture pubbliche (presenti presso i presidi ospedalieri di Marcianise, Maddaloni e Sessa Aurunca), che durante lo “stop regionale” hanno egregiamente soddisfatto quanto necessario ai malati oncologici, sono sempre più disponibili garantendo a tali pazienti l’effettuazione degli esami in tempi brevissimi, quasi immediati, con liste di attesa separate e sedute specifiche.

 

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