800 candidati alle prossime elezioni hanno sottoscritto gli impegni previsti dalla campagna lanciata da Libera e dal gruppo Abele, in favore della trasparenza e della lotta alla corruzione.
Il partito con più adesioni e’ il Pd (33% dei candidati), quello con meno e’ la Lega (0,1%).
Lo rende noto un comunicato che annuncia anche l’adesione di 140.000 cittadini alla petizione on-line.
La campagna denominata ”Riparte il futuro” (www.riparteilfuturo.it), prevede cinque impegni di trasparenza contro la corruzione: pubblicare online il curriculum vitae, la condizione reddituale e patrimoniale, gli eventuali conflitti d’interesse, la situazione giudiziaria ed impegnarsi a riformare nei primi 100 giorni della nuova legislatura l’art. 416 ter del Codice Penale, la norma sullo scambio elettorale politico-mafioso.
”Analizzando il dato di adesione su base regionale – sottolineano Libera e il Gruppo Abele – emerge la fotografia di un paese a due velocità con un centro-nord decisamente più propenso ai temi della campagna ed un centro-sud meno reattivo.
La classifica vede in testa la Valle d’Aosta con il 15,8% dei candidati trasparenti, seguita dalla Liguria (12,7%) e dal Friuli Venezia Giulia (9,5%).La graduatoria regionale prosegue poi con le Marche (8,7%), Toscana (8,1%), Emilia Romagna e Piemonte (7,7%), Trentino Alto Adige (6,6%), Umbria (6,1%), Lombardia (5,3%), Veneto (4,4%), Puglia e Calabria (4%), Lazio (3,6%), Campania (3,1%), Molise e Sicilia (3%), Sardegna (2,6%), Abruzzo (2,4%), Basilicata (1,6%)”.
”Per quanto riguarda l’adesione per schieramento politico – riferisce ancora la nota – il primo partito e’ il Pd con il 33% dei candidati, seguito da SEL con il 21,3% e da M5Stelle con il 12,6%. E poi: Rivoluzione Civile (12,3%), Fare per Fermare il declino (4,9%), Scelta Civica con Monti (4,7%), FLI (2,3%), UDC (1,7%), Centro Democratico e Fratelli d’Italia (1,5%), PDL (0,6%), Moderati PLI (0,4%), La Destra e PSI (0,2%), Lega Nord (0,1%)”.
”Analizzando la composizione per genere – sottolinea infine il comunicato – il 66,2% dei candidati è di sesso maschile e il 33,8% femminile, mentre per quel che riguarda la presenza di candidati trasparenti nei due rami del Parlamento, il 69,7% è in corsa per la Camera e il 30,3% per il Senato”.