I Carabinieri del Reparto Territoriale di Aversa hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP presso il Tribunale di Napoli Nord, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 2 indagati ritenuti responsabili di omicidio in concorso, detenzione illegale di armi e incendio.
L’indagine venne avviata dai Carabinieri nel maggio 2015 a seguito del rinvenimento del cadavere di una donna rumena, Mariana Veronica Sologiuc, colpita da un colpo d’arma da fuoco alla testa nelle campagne di Villa di Briano ed il cui corpo fu rinvenuto nei pressi di un pioppo vicino al Santuario della Madonna di Briano, un luogo di estrema periferia.
Dalle indagini è emerso che le motivazioni che hanno portato Cipriano e Arturo Cioffo (nella foto), due fratelli di 35 e 39 anni di San Cipriano d’Aversa, sono state un debito di circa 500 euro che la donna aveva contratto con i due fratelli.
I due sono stati arrestati dopo che durante i cinque mesi di indagini i carabinieri hanno messo in campo accertamenti tecnici che hanno portato a scoprire che la donna poco prima dell’omcidio, avvenuto nella notte del 20 maggio, aveva avuto una fitta relazione di contatti telefonici con i due fratelli.
Mediante la ricostruzione fatta con i nastri di alcune telecamere di sorveglianza, le automobili utilizzate dai tre sono state più volte viste passare nelle vicinanze della scena del crimine.
Inoltre, in una delle auto appartenute ad uno dei due fratelli, sono state ritrovate tracce di Dna sia dei due indagati che della donna.
Un quadro indiziario molto corposo quindi, arricchito anche da intercettazioni ambientali, che ha portato il Gip a firmare l’ordinanza di custodia cautelare.
Intanto emerge anche una inquietante vicenda, dato che, al momento dell’autopsia, in bocca alla donna è stato trovato un anello a forma di serpente che apparteneva alla donna stessa.