Come si fa a perdere un finanziamento europeo di ben due milioni di euro? E’ “semplice”!
Basta seguire l’esempio del Comune di Caserta e revocare il bando d’appalto per una serie di interventi di riqualificazione nell’ex colonia borbonica di San Leucio di Caserta.
Infatti il Comune di Caserta, attualmente retto da una triade commissariale capitanata da Maria Grazie Nicolò, ha reso noto “l’annullamento/revoca della procedura di gara” di evidenza pubblica varata l’8 giugno del 2015.
Lo ha reso noto un documento dell’Area generale di coordinamento tecnico della Città di Caserta a firma del dirigente Marcello Iovino, inviato via pec al Provveditorato alla Opere pubbliche della Campania ed alle imprese Ad revisioni e costruzioni Srl e Casertana costruzioni nonché al Segretario generale Luigi Martino, con il quale si revoca la gara d’appalto relativa al Por Campania Fesr 2007-13. Ob.op.1.9 per la realizzazione del «Sistema integrato di recupero e valorizzazione dell’ex stalle reali, risanamento del terrazzo adiacente il bagno di Maria Carolina, riqualificazione del percorso di collegamento Reggia-San Leucio».
Un progetto che era stato già accolto, finanziato ed aggiudicato e che incapacità, distrazione, lungaggini burocratiche o quanto altro verrà poi appurato hanno praticamente “mandato a monte”, determinando un effetto devastante sulle speranze e sui tentativi di rinascita e riqualificazione di una parte importante del patrimonio culturale della nostra città.
Mentre il disgusto della collettività locale sale alto per questa ennesima vergogna vicenda, fioccano ora le polemiche sulle responsabilità
Sicuramente non hanno aiutato le lungaggini burocratiche ed i tempi “estremamente dilatati”.
Nel dicembre 2014 la Regione Campania ha accolto il progetto presentato dal Comune di Caserta concedendo finanziamenti europei con una scadenza e cioè dicembre 2015.
Ottenuto il finanziamento di 2 milioni di euro, il Comune di Caserta ha istruito la pratica, passando per la Stazione unica appaltante che ha seguito la procedura per l’affidamento lavori. Pratica inviata a tra marzo ed aprile 2015.
A sua volta la Stazione unica appaltante, ricevuta la pratica, ha comunicato l’efficacia dell’aggiudicazione definitiva in favore della ditta Ad revisioni e costruzioni Srl con nota pervenuta al Comune a mezzo pec in data 25 novembre 2015.
E qui, secondo l’amministrazione comunale, “casca l’asino” perché poco più di trenta giorni non sarebbero bastati per completare l’iter per cui, con estrema “tempestività”, il 1 dicembre 2015 “l’ufficio dell’Area generale di coordinamento tecnico (NdR: del Comune di Caserta) – in considerazione del termine finale di ammissibilità della spesa dei fondi fesr fissata a tutto il 31-12-15, ha comunicato a mezzo pec al responsabile regionale e, per conoscenza alla stazione unica appaltante, l’intenzione di non procedere alla stipula del contratto di appalto”.
A seguito quindi di tale comunicazione, in data 09/12/2015, la Regione Campania ha trasmesso il decreto dirigenziale 783 del 4-12-15 con il quale ha disposto la revoca del finanziamento delle opere preso il Belvedere di san Leucio di Caserta.
La sopravvenuta mancanza di finanziamento impedisce, dunque, di realizzare il progetto e “…in applicazione dei principi fissati dal Consiglio di Stato con la sentenza n.2013/2015, rende necessario avviare, ai sensi dell’art. 7 della legge n.241/90, il procedimento di annullamento/revoca della procedura di gara indetta con bando pubblicato sulla Gur in data 8-6-2015”.
E così “buonanotte al secchio” con i “complimenti a tutti” per l’ottimo lavoro svolto da parte della collettività locale per un Belvedere che non sarà restaurato e dei disoccupati (e delle aziende locali collegate per l’indotto) che non saranno impiegati nelle ditte addette ad un restauro che non avverrà più!!!