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Sandro Dell’Agnello e Maurizio Buscaglia a Cestisticamente Parlando

Sandro Dell’Agnello e Maurizio Buscaglia a “Cestisticamente Parlando” di Radio PRIMARETE Caserta da ora anche in podcast. Trentunesimo appuntamento con “Cestisticamente Parlando”, il magazine settimanale di Radio PRIMARETE in onda ogni martedi dalle 19:35 alle 20:55 (in replica ogni giovedì alle 0:05 e in podcast sul canale Youtube “Cestisticamente Parlando” e sulla pagina Facebook “Cestisticamente Parlando – Radioprimarete”) e condotto in studio da Francesco Gazzillo, Rosario Pascarella, Sante Roperto ed Eugenio Simioli (con la regia di Imma Tedesco).

Sandro Dell’Agnello:

Ci chiarisci il motivo della conferenza stampa allo JuveCaserta Store?
Volevo fare un po’ di chiarezza, vista l’importanza degli ultimi giorni e dell’ultima partita della nostra stagione contro Trento. Io sono l’allenatore di questa squadra e sono responsabile di ciò che succede sul campo; l’ultima partita giocata da noi a Brindisi non è piaciuta a nessuno, per cui abbiamo analizzato i motivi di questa nostra brutta prestazione, ma, facendo un resoconto delle nostre ultime cinque partite, ce la siamo giocata con la seconda, la terza e la quinta forza del campionato. Questa squadra ha dimostrato di esserci, pur avendo evidenti limiti, giocandosela alla pari. Abbiamo dei giocatori che, durante l’anno, hanno prodotto prestazioni importanti e ora che siamo arrivati all’ultima curva, abbiamo bisogno che il pubblico sia della grandi occasioni mercoledì prossimo perché può veramente fare la differenza.

Come preparerai dal punto di vista tecnico e mentale la partita contro Trento?
Abbiamo già iniziato a preparare questa partita sul pullman di ritorno da Brindisi, dovremo stare molto uniti e il fatto che sia un ex giocatore mi aiuta molto nel rapporto umano con i miei ragazzi. Credo e spero di riuscire a trovare il meglio di ognuno di loro nell’ultima partita della stagione, pur essendo consapevole che alcuni non sono nel loro momento migliore, ma per Trento dovranno essere tutti al 100%.

L’influenza del pubblico del PalaMaggiò, alla luce anche della recente promozione per i tifosi (biglietti di tribune e curve a 1 euro nds), può essere il fattore decisivo per la JuveCaserta contro Trento?                                                                                    

Io ci spero molto, come ho già detto abbiamo bisogno del nostro pubblico. Siamo una squadra con giocatori che sono molto emotivi in certi aspetti della partita e avere il sostegno del nostro pubblico può dare veramente una grande spinta. Avremo bisogno dei nostri tifosi soprattutto quando sbaglieremo un tiro, non quando lo segneremo.

E’ vero che ci sono delle pendenza economiche nei confronti dei giocatori di questa stagione?
Assolutamente no, non esiste alcun tipo di problema economico con la squadra, smentisco categoricamente.

Il ballotaggio Johnson-Slokar verso chi penderà nell’ultima sfida della stagione?
Questo ballottaggio lo avevamo già domenica scorsa contro Brindisi e si era paventato l’utilizzo di Johnson in Puglia, ma purtroppo Johnson ha un piccolo ematoma al ginocchio che non gli ha consentito di allenarsi al meglio e sarebbe stato un rischio schierarlo domenica. Speriamo che la risonanza di oggi dia esiti negativi in modo che il suo dinamismo possa ritornarci utile contro Trento.

Maurizio Buscaglia:

Dopo l’eliminazione dall’Eurocup, che effetto le ha fatto vedere Strasburgo vincere gara 1 di finale contro il Galatasaray?
Noi abbiamo fatto due buone partite contro i francesi sia all’andata che al ritorno, ma in generale posso dire che sono state 22 partite che ci hanno fatto crescere molto come squadra. Riguardo la prestazione dei francesi in gara 1, mi hanno fatto la stessa impressione di quando hanno giocato contro di noi. Quando si arriva in fondo ad una competizione, c’è sempre una squadra che vince ed una che perde e spesso queste partite vengono decise da singoli episodi. Evidentemente a noi la palla non è voluta entrare…

Quanto ha pesato l’Eurocup sul vostro rendimento in campionato?
Non è la prima volta che mi capita di rispondere a questa domanda: io non credo che non fare la coppa faccia bene solo perché ci sono tante partite. L’Eurocup ha pesato nel momento in cui, essendo tutti esordienti nella competizione, non siamo riusciti a mettere ogni 2-3 giorni la stessa intensità e la stessa durezza che ci doveva contraddistinguere. Ci è mancato quel pizzico di esperienza in più nel saper leggere certi momenti delle partite. E’ ovvio che in 53 partite stagionali la stanchezza si fa sentire, ma credo che quando si vada in campo non bisogna pensarci più di tanto così come non pensare alle assenze e dare il massimo sul campo in quel momento. L’esperienza in coppa ci ha dato delle certezze enormi in fatto di consapevolezza che ci porteremo sicuramente dietro per molto tempo.

Com’è cambiato il sistema di gioco con l’innesto di Berggren al posto di Baldi Rossi?
Credo che ogni giocatore, se inserito al meglio in un sistema di gioco, può rendere al meglio e può a sua volta giovare al rendimento di tutti gli altri giocatori. Baldi Rossi per noi era un giocatore che apriva il campo e che stava bene con gli altri nostri lunghi. Quando abbiamo capito che, per ragioni economiche e tecniche, non siamo riusciti a trovare il giocatore con le caratteristiche più simili a Baldi Rossi, abbiamo preferito inserire un giocatore che, sebbene giochi in modo diverso, sapeva già il tipo di gioco incontrato nel nostro campionato e con caratteristiche che sarebbero state utili alla nostra squadra.

State vagliando il mercato in vista dei playoff e alla luce dei problemi di Sanders e Poeta?
Stiamo valutando il da farsi partita dopo partita, visto che eravamo molto concentrati sulla partita contro Venezia, ma credo che questa sia stata la prima vera partita di campionato non giocata al meglio delle nostre possibilità. In questo momento siamo concentrati sul raggiungere matematicamente i playoff, ma se riusciremo a raggiungere la post season, è ovvio che ci guarderemo intorno. La priorità assoluta va però alla partita di mercoledì prossimo a Caserta.

Quanto è cresciuto il rendimento di Flaccadori in questa stagione?
Credo sia cresciuto tantissimo già dalla scorsa stagione, seguendo un iter importante dove il suo minutaggio è aumentato man mano nel corso dell’annata. Certo, l’assenza di Sanders ha giocoforza dovuto fargli aumentare i minuti e le responsabilità sul parquet, mentre credo che l’infortunio di Poeta possa essere per lui un occasione importante per crescere in un ruolo non propriamente suo quale quello del playmaker.

Che partita sarà quella contro Caserta?
Dovremo interpretarla sapendo bene che andremo in un campo caldissimo contro una squadra che si giocherà la permanenza in Serie A. Credo che l’esperienza maturata nelle trasferte di coppa potrà tornarci utile per la partita del PalaMaggiò. Cercheremo di giocare la nostra pallacanestro per 40 minuti e i dettagli faranno molto la differenza: ci dovremo focalizzare sugli aspetti tecnici del nostro avversario e su quelli che noi andremo a mettere in campo.

 

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