Un anno fa la Juve piangeva di rabbia e dolore dopo la debacle di Pesaro. A maggio di quest’anno invece le lacrime sono di gioia per una salvezza conquistata con merito dopo aver battuto Trento nell’ultima giornata.
Dell’Agnello sceglie Johnson e lascia Slokar in tribuna, mentre Buscaglia recupera l’acciaccato Poeta che, però, resta in panchina. Nel quintetto di partenza c’è Giuri e non Cinciarini. Si gioca in un girone dantesco. Il primo canestro è una bomba di Siva, accolta come un buzzerbeater che ti fa vincere l’Eurolega. Al secondo giro tocca a Downs: 6-0 in 2’ e Trento stordita che si sblocca al 3’. A capitalizzare i possessi, sbagliando tanto al tiro, sono Siva e Wright. Al 4’ arriva il secondo fallo di Sutton e qualche istante dopo attimo di terrore quando Hunt accusa un dolore: pit stop in panca e dentro Johnson. Il pari è nell’aria ed è Wright (6 punti) a scrivere 8-8 al 5’. Ma la Juve inizia a correre e produce un 5-0 con la tripla di Giuri. Buscaglia inizia a far valere la panchina: dentro Berggren, Flaccadori ed il nuovo arrivato Cummings. Caserta c’è, Trento no e spara piccioni verso il canestro: timeout dopo la schiacciata di Johnson per il 15-9 al 7’. La difesa casertana è commovente, tutti aiutano il compagno, gli ospiti non trovano mai un tiro pulito (17-9). Hunt è negli spogliatoi, Johnson compie il secondo fallo e deve entrare Ingrosso con 91” da giocare. Wright è l’unico a fare male ma prima della sirena c’è tempo per una bomba di Giuri ed un fantastico assist di Forray per Berggren (20-15).
Un meraviglioso fade away di Pascolo apre le danze nel secondo quarto con Ingrosso ancora sul parquet mentre Cincia non incide. Dell’Agnello va col timeout dopo il nuovo canestro di Pascolo (0-6 di break aperto e 20-19 sul tabellone). La zona di Buscaglia manda in tilt Cincia, schiaccata di Sutton e sorpasso trentino (0-8). La replica casertana è la match up di Sandrokan. Siva riprende a segnare dalla lunga distanza ed è nuovo vantaggio casertano (25-23 al 14’). Sutton si è acceso, tripla per la possente ala ma Cincia, finalmente, si sveglia: è una corrida sul legno e sugli spalti. Pur segnando poco, la partita di Jones è spettacolare. Gli animi si riscaldano e Sutton va in panca con tre falli a carico e tante parole colorite agli arbitri. Downs continua a fare fatica e sbaglia una schiacciata in beata solitudine. Wright è una furia e segna con disarmante facilità, è una battaglia di nervi. All’improvviso una fiammata di Downs rilancia avanti i casertani (31-30). La replica trentina ha la faccia del nuovo arrivato Cummings: un missile e un libero per uno 0-4 che dà il +3 ai viaggianti. Si va all’intervallo lungo: 31-34 e Caserta, virtualmente, retrocessa in A2.
La buona notizia è il rientro di Hunt in campo nella ripresa. L’attacco casertano, però, è particolarmente asfittico. Meno male che c’è Siva: bomba del pareggio a quota 34 al 22’. Il Palamaggiò esplode dopo questa azione: ‘banana’ di Hunt a Flaccadori, Siva dietro la schiena in contropiede, Jones schiacciata staccando dal parcheggio con fallo (38-37). Le mani addosso della difesa casertana innervosiscono Sutton che si prende la grande T che gli vale anche con quarta penalità. E l’errore costa 4 punti: libero di Downs e missile di Siva per il 42-37. Il folletto di Seattle è incontenibile: alley oop per Johnson, due liberi ed è nuovamente +7 nel girone dantesco di Pezza delle Noci. La presenza di Hunt in vernice si fa sentire, eccome se si fa sentire e quando segna dalla lunetta il pubblico esplode come raramente è capitato in questi anni. Inspiegabilmente Buscaglia lascia Wright in panchina per una vita proprio mentre la Juve scappa. Ma anche Johnson ci mette tantissima energia: il casertano d’America sigla il 49-41. Trento è alle corde e vede il baratro dopo la schiacciata di Hunt (+10 al 27’). Caserta sbaglia più volte il colpo del ko, i trentini non ne approfittano più di tano e segnano solo dalla lunetta (51-44 a 90” dalla sirena). Si va all’ultimo ‘stop and go’ sul 52-44. In questo istante, la Juve è salva.
Jones è un leone sulle palle vaganti ma non segna proprio mai. Sutton torna in campo e sigla il -6 al 32’. Siva, invece, continua a vedere una vasca da bagno: 21 punti, ancora una bomba, Caserta nuovamente sul +9. Volano botte da orbi e colpi proibiti in vernice, il nervosismo si taglia a fette. Hunt è eroico e tiene il campo nonostante zoppichi palesemente. L’attacco torna ad essere evanescente e sono solo 3 i punti realizzati in 4’, mentre Pascolo firma il -5. Si può dire tutto a questa Juve meno che non abbia un cuore enorme: Cincia e Hunt catturano rimbalzi pesantissimi in attacco. Gli arbitri indispettiscono Dell’Agnello e il pubblico, Wright torna a segnare il -5 con 4’ da giocare. Nel frattempo Torino batte Pesaro ed aspetta cosa succede altrove. Intanto al Palamaggiò sempre Ferragosto per il caldo. Cincia infila una pazzesca bomba dall’angolo che rilancia la Juve sul +8. Cantù batte Varese, Trento è qualificata ai playoff quando qui siamo al 37’. Ed è ancora Cinciarini a sparare la bomba del 67-60 a 90” dalla fine. Caserta vede il traguardo. Trento non muore e torna a -3 con Flaccadori all’inbocco dell’ultimo minuto. Dalla lunetta Siva è glaciale e sigla il 71-66 a 40” dalla fine. Trento ha la palla dell’overtime, ma Flaccadori viene fermato: il giovane fa 2/2 a 12” dalla sirena ed è 71-70. Siva riesce a mangiarsi 8”, Giuri va in lunetta a 4” dalla fine coi liberi più importanti della sua vita sportiva: il brindisino non trema e fa 2/2 per il nuovo +3. La preghiera di Forray è fuori. La Juve è salva così come Torino che batte Pesaro. Ciliegina sulla torta (considerato il gemellaggio con i tifosi della Fortitudo): retrocede la Virtus Bologna.
E mentre nel Palamaggiò, pieno zeppo come un uovo, si scatena la festa con lacrime di gioia ed urla di entusiasmo, la vittoria non fa cambiare idea al presidente Lello Iavazzi che, in diretta su Radio PRIMARETE, ha mandato un messaggio chiaro a tutta Caserta: “Abbiamo mantenuto la promessa. Abbiamo salvato la serie A, l’abbiamo lasciata in serie A ed adesso tenetevela stretta in serie A”. Una battuta laconica che fa capire quanto forte sia la decisione di non tornare indietro da parte del presidente bianconero. Da parte sua il gm Antonello Nevola prova a sdrammatizzare: “Credo che per qualche giorno ci dobbiamo godere questa salvezza e poi ogni tipo di discorso lo faremo nei prossimi giorni”.
Stavolta coach Sandro Dell’Agnello è accolto da applausi scroscianti appena entra in sala stampa, lui che ha sempre creduto nella salvezza della JuveCaserta. “Ringrazio semplicemente tutti. Negli ultimi due mesi abbiamo lavorato con meno della metà degli uomini, ma siamo riusciti a fare una grande impresa. Voglio abbracciare idealmente tutta Caserta, tutti i presenti questa sera e tutti i tifosi della Juvecaserta. E’ stata davvero un’annata storta, nata male fin dall’inizio, con una serie impressioni di infortuni, continui e costanti. Se ne avessimo avuto di meno, avremmo potuto puntare anche ai playoff. Invece anche questa sera abbiamo avuto problemi con Hunt e Johnson e ci siamo ritrovati con sei uomini. Ma avevamo talmente una rabbia agonistica che siamo andati oltre il dolore, oltre tutto. L’approccio è stato determinante, abbiamo avuto il giusto ritmo fin dalle prime battute. E’ stata più difficile e bella di una finale scudetto perché, se arrivi secondo, resti in A; oggi invece, se avessimo perso, saremmo scesi giù. Non so se è stata la salvezza più difficile, ma sicuramente è stata la più complicata perché salvarsi a 22 punti non era successo da oltre vent’anni”. E sul futuro ammette: “A Caserta mi sono trovato bene: non avrei problemi a rimanere”.
(Camillo Anzoini)
JUVECASERTA –Trento 73 – 70
(1/4: 20-15; 2/4: 31-34 (11-19); 3/4: 52-44 (21-10); 4/4: 73-70 (21-26))
JUVECASERTA: Downs 10, Siva 23, Hunt 9, Cinciarini 12, Gravina ne, Ventrone ne, Jones 5, Giuri 8, Johnson 6, Ingrosso. Allenatore: Dell’Agnello
Trento: Cummings 12, Poeta ne, Pascolo 11, Forray 3, Flaccadori 6, Sutton 11, Lockett 11, Lechtaler, Wrigjt 14, Berggren 2. Allenatore: Buscaglia
Arbitri: Sabetta, Mazzoni, Sardella
JUVECASERTA: tiri da 2 14/38 (37%), da 3 10/26 (38%), liberi 15/22 (68&), rinbalzi 46, di cui 17 offensivi
Trento: tiri da 2 21/45 (47%), da 3 5/20 (25%), liberi 13/17 (86%), rimbalzi 36 di cui 11 offensivi
Appuntamento con “Cestisticamente Parlando”, il magazine settimanale di Radio PRIMARETE Caserta (95.00 Mhz F.M., in streaming su www.radioprimarete.it oppure in podcast sul nostro canale Youtube “Cestisticamente Parlando” e sulla nostra pagina FB Cestisticamente Parlando – Radioprimarete)) in onda ogni martedì dalle 19,35 alle 20,55 (ed in replica il giovedì alle ore 00.05), condotto in studio da Francesco Gazzillo, Rosario Pascarella, Sante Roperto ed Eugenio Simioli (con la regia di Imma Tedesco).
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