Provincia di Caserta

Nel ricordo di Don Peppino Diana, marcia a Casal di Principe

Una lunga marcia colorata e chiassosa cui hanno preso parte migliaia di studenti delle scuole della regione ha ricordato l’uccisione di don Peppe Diana, il prete di Casal di Principe ammazzato nella sua parrocchia di San Nicola di Bari da un killer del clan camorristico dei Casalesi il 19 marzo del 1994.

All’evento, ormai una tradizione per il comune casertano, hanno partecipato anche il procuratore aggiunto della DDA di Napoli Federico Cafiero de Raho, il magistrato Raffaello Magi, estensore della sentenza di primo grado del maxiprocesso “Spartacus”, e don Luigi Ciotti, fondatore di Libera. Con loro anche i parenti di vittime innocenti della criminalità come Massimiliano Noviello, figlio dell’imprenditore Domenico Noviello (ucciso a Castel Volturno dal gruppo di Setola, ndr) e il marito di Silva Ruotolo.

Durante il corteo, partito dal parco dedicato a don Diana, la madre del prete ucciso dalla camorra si è affacciata dal balcone della sua abitazione insieme al figlio Emilio e ha esposto un foglio con la scritta “grazie“.

La marcia, aperta dallo striscione “Per amore del mio popolo” – riferimento al documento scritto da don Diana – e scandita dagli slogan contro i clan urlati dai ragazzi, si è poi conclusa alla Chiesa San Nicola di Bari dove gli studenti sono stati nuovamente protagonisti con testimonianze, canti e letture sulla legalità.

Per noi don Peppe è già Santo”, ha ribadito don Luigi Ciotti intervenendo sul caso della beatificazione di don Diana il cui processo non è ancora partito, ma che sono in molti a chiedere. Dell’argomento si è poi discusso nel pomeriggio durante la conversazione “sul valore della testimonianza di vita come autentica forza di orientamento e di proposta di cambiamento e crescita per la vita dell’umanità“, organizzata alla parrocchia di San Nicola di Bari con il vescovo di Aversa Angelo Spinillo – che ha tenuto una messa in suffragio del prete – il magistrato Donato Ceglie e l’arcivescono di Catanzaro-Squillace Vincenzo Bertolone, postulatore della causa di beatificazione di don Giuseppe Puglisi (prete ucciso a Palermo dalla mafia, ndr). Il commissario prefettizio Silvana Riccio si è impegnata a intitolare la sala consiliare del Comune di Casal di Principe a don Diana.

 “A 19 anni dal vile assassinio di don Peppe Diana per mano della camorra, il ricordo del suo coraggio e della sua straordinaria opera di contrasto alla criminalità organizzata è più vivo che mai e rappresenta un eccezionale esempio di riscatto morale per l’intera comunità di Terra di Lavoro“. A dichiararlo e’ stato il presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi. ”Il messaggio di don Peppino Diana – ha aggiunto Zinzi – continua ad essere diffuso dalle numerose associazioni che si ispirano al suo messaggio e che operano con passione e con coraggio per il rilancio di un territorio difficile come il nostro. Grazie a questo grande sacerdote tante persone hanno trovato la forza di reagire e di impegnarsi per il riscatto della propria terra“. “Don Diana rappresenterà per sempre il vero volto, quello pulito e perbene, della provincia di Caserta e dell’Agro Aversano e sarà fonte di ispirazione  – ha concluso Zinzi – per migliaia di giovani che, da sempre, lo considerano un modello di legalità e di speranza’‘ .

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