Provincia di Caserta

Imprenditori toscani e camorra: ancora rifiuti tossici nel territorio casertano

Ancora reati ambientali nel territorio casertano scoperti dalla Guardia di Finanza.

Stavolta, dopo serrate indagini, le Fiamme Gialle hanno rinvenuto scarti industriali altamente tossici, smaltiti senza essere trattati, dispersi nell’ambiente anche tramite l’incenerimento, e fanghi nocivi riversati in terreni di aziende agricole poi adibiti a coltivazioni di grano.

I finanzieri hanno pertanto proceduto all’arresto, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, di sei imprenditori – cinque residenti a Lucca e uno a Padova – titolari di aziende operanti nel settore della lavorazione dei rifiuti speciali.

Complessivamente sono 31 le persone indagate nell’ambito di una specifica inchiesta della Dda di Firenze.

Le indagini – secondo quanto riportato dalla GdF in una nota – hanno permesso di scoprire “una ramificata organizzazione criminale composta da imprenditori operanti per lo più in territorio toscano (nelle province di Pistoia, Lucca e Pisa), titolari di aziende collegate con imprese dell’area campana gravitanti nell’orbita dei clan camorristico dei Casalesi e della cosca Belforte del comune di Marcianise”.

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