Giovanni Block è uno degli autori più affermati della realtà partenopea, ma non solo. All’attivo ha due album e un numero imprecisato di collaborazioni.
Nel 2008 il club Tenco gli consegna la targa di “miglior artista emergente” anche grazie alla pubblicazione del suo Ep “L’uomo di città”.
Giovanni viene anche definito “il vero erede della canzone d’autore italiana” dal direttore del festival Musicultura che si svolge ogni anno a Macerata e che Giovanni ha vinto nel 2009.
Non si contano I premi che annovera nella sua bacheca: tra gli altri, è stato anche il primo vincitore del Premio Buscaglione (quest’anno vinto dai Blindur), oltre al premio Lucio Battisti, a quello De Andrè ed al premio Sisme SIAE nel 2007.
I primi lavori, in italiano, si contraddistinguono per la qualità dei testi che sanno mescolare sarcasmo e poesia, con ritmiche mai uguali a sé stesse. Nei dischi di Giovanni Block infatti si respirano molte influenze, tutte capaci di coesistere tra loro. Basta citare il caso del Newroz Festival in cui nella scorsa estate il cantautore si è esibito sul palco con la sola chitarra accompagnata dal “beat box” di un rapper.
Una sua canzone “La neve che accadrà” estratta dal primo album Un posto Ideale del 2011, è stata scelta anche come colonna sonora del cortometraggio “Camilla Carillon” del regista, nonché speaker di Radio PRIMARETE, Giulio Caputo.
Le canzoni di Giovanni Block mescolano Lucio Battisti con Sergio Cammariere passando per Daniele Sepe e Pino Daniele.
Nel suo ultimo album “SPOT – Senza Perdere o’ Tiemp”, Giovanni si cimenta nell’affrontare la canzone napoletana. Il disco si compone di undici brani tra i quali figura anche un classico di Sergio Bruni “Palomme ‘e notte”. Nel disco ci sono molte collaborazioni con artisti tra i più importanti dell’attuale scena partenopea come gli EPO in “Sule”, Flo nella suggestiva “Core mio” e Francesco di Bella che duetta con lui in “Senza dicere niente”.
Non contento di scrivere grandi canzoni, Giovanni in questi anni ha anche dato vita ad un collettivo fatto dai maggiori artisti napoletani e non solo, il Be Quiet, che è ormai di casa da qualche anno al Piccolo Bellini e in altri palcoscenici suggestivi di Napoli. Il Be Quiet è un ottimo esempio di come si possano mettere in rete le eccellenze musicali e non solo di una città che, negli ultimi anni, è riuscita a sfornare un numero di talenti elevatissimo.
Tutto questo e molto altro ci faremo raccontare da Giovanni Block a “TheOtherSide”, il programma di Radio PRIMARETE dedicato alla musica emergente, che va in onda tutti i mercoledì sulle nostre frequenze dalle ore 22 (ed in replica ogni venerdì alle ore 02.00)
(Raffaele Calvanese)
