Nel corso dell’operazione per la tutela dell’ambiente nella cosiddetta terra dei fuochi, i carabinieri hanno sorpreso, a Parete in provincia di Caserta, due compattatori che stavano scaricando il percolato prodotto dalla compattazione dei rifiuti vicino al cimitero cittadino.
Il liquido, altamente inquinante, avrebbe dovuto essere smaltito in un sito dedicato. I carabinieri hanno denunciato la ditta che ha in appalto la gestione dei rifiuti a Parete mentre i due compattatori sono stati sequestrati.
Nel corso del blitz sono state anche scoperte numerose aziende che impiegavano dipendenti “a nero”. In particolare, a San Sebastiano al Vesuvio, in provincia di Napoli, il titolare di un’attività di produzione pellame aveva al lavoro 33 lavoratori “in nero” su un totale di 54.
I militari hanno comminato ai responsabili sanzioni amministrative per 101.000 euro e disposto la sospensione delle attività.
Nel Casertano, nello specifico, le denunce hanno riguardano i territori di Villa Literno, Casal di Principe, San Cipriano d’Aversa, Cancello ed Arnone, Grazzanise, Maddaloni, Cancello Scalo, Santa Maria a Vico, Capriati al Volturno, Aversa, Lusciano, Trentola Ducenta e Sessa Aurunca.