Cronaca

Lavoratrici in nero in due opifici a Marcianise e Macerata Campania

”C’e’ crisi, solo con il lavoro nero riusciamo a ridurre i costi e andare avanti”. Si sono giustificati così, ai carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Caserta, due imprenditori di Marcianise e Macerata Campania, titolari di altrettanti opifici durante il blitz  che ha portato alla scoperta di 35 lavoratrici impiegate senza alcun contratto.

Le stesse operaie, molte con figli a carico, hanno dovuto a malincuore ammettere che il lavoro nero permette loro ”di portare a casa qualcosa a fine giornata”.

Nei giorni scorsi, i carabinieri avevano notato nei pressi dei due stabilimenti un afflusso di lavoratori maggiore al numero di soggetti assunti indicati dagli imprenditori; al termine del blitz, i militari hanno scoperto a Marcianise 28 dipendenti intente alla cucitura di abiti, di cui 25 in nero, mentre a Macerata erano 10 le lavoratrici in nero sulle 20 presenti.

Nonostante le giustificazioni, per i due imprenditori e’ stata disposta la sospensione dell’attività fino a quando non verranno regolarizzate le posizioni delle operaie; i due operatori dovranno poi pagare sanzioni amministrative pari a 70mila euro.

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