Si è svolta nel tardo pomeriggio di questo venerdì, con partenza dallo JuveCaserta Store, la marcia “pro JuveCaserta” con l’intento di dare una scossa alle istituzioni per evitare un altro 1998.
La scelta della data odierna, 5 maggio, per la manifestazione non è affatto casuale: infatti questo stesso giorno, 19 anni fa, scomparve la società bianconera ripartendo dall’allora B1. Da allora, tanti anni nelle serie minori fino all’8 giugno del 2008, quando la vittoria al PalaTriccoli di Jesi sancì il ritorno della JuveCaserta in Lega A.
Già l’anno scorso il patron Raffaele Iavazzi – precisamente il 13 maggio – comunicò la sua volontà di fare un passo indietro, ma, sollecitato dalla nuova amministrazione comunale appena insediatasi, proseguì la sua avventura a capo della società di Pezza delle Noci, visto che l’accordo con la Fortune Investment & Consulting era stato raggiunto con tanto di atto notarile stipulato. Ma anche la pista anglosassone, dopo Galimberti e Mr.Williams, si è rivelata un fuoco di paglia, un “bluff” per dirla in the English way.
Nonostante ciò, l’imprenditore casertano ha mantenuto la parola, portando a termine anche questa stagione con la squadra che, dopo l’ottima partenza da 7 vittorie nelle prime 10 partite, ha ottenuto la salvezza sul campo con tre giornate d’anticipo, nonostante problemi di infortuni (Bostic), addii con polemiche sui pagamenti (Sosa), sparizioni negli USA con annessa mancata transazione del contratto (Czyz) e ricerca di nuovi equilibri dopo gli innesti di Diawara, Berisha e Johnson, tutti a stagione in corso.
Ma questa volta sembra che il patron bianconero voglia davvero uscire di scena ed all’orizzonte non c’è nessuno che sia in grado di prendere le redini del team scudettato nel 1991, neanche il “famoso” Consorzio “Laboratorio per Caserta” che, invece, ha come primo obiettivo la realizzazione di infrastrutture nell’area ex Saint Gobain.
Ed allora i circa 300 tifosi presenti questo pomeriggio, accompagnati da alcuni giocatori bianconeri (Giuri, Johnson, Diawara, Berisha e Cefarelli), non hanno perso tempo e sono voluti scendere in campo per far capire che loro non vogliono passare inosservati, il loro grido “Io non mi arrendo” è stato forte e chiaro per tutto il corteo che si è concluso davanti alla sede del Comune di Caserta. Ci si aspettava una risposta da parte delle istituzioni, in primis dal sindaco di Caserta Carlo Marino, ma invece neanche questo è accaduto.
Si spera quantomeno che ci sia qualche operazione sottotraccia per dare un futuro alla JuveCaserta, ma la tranquillità invocata dal sindaco Marino si scontra con i tempi che non sono lunghissimi. Infatti il prossimo 30 maggio dovrà essere completata la documentazione per l’iscrizione al prossimo campionato di Lega A e dei 2 milioni di euro necessari per la disputa della stagione 2017/2018 non si vede nemmeno l’ombra.
La soluzione paventata da molti è quella che Iavazzi resti alla guida della JuveCaserta con al suo fianco imprenditori locali che, nel corso dei prossimi 2-3 anni, possano prendere il 100% delle quote societarie.
Di tutto ciò Iavazzi parlerà nel corso di una conferenza stampa che si terrà presumibilmente la prossima settimana, dopo l’ultimo impegno in campionato della squadra domenica al PalaMaggiò contro Sassari.
(Francesco Gazzillo)