Si era visto al Pinto già in occasione della sfida con il Sant’Elia. Giovanni Pascarella era tornato allo stadio, come spesso ha aveva in passato, ma questa volta non solo per assistere al match dei falchetti.
L’ex presidente rossoblu, ora sindaco di Valle di Maddaloni, aveva confermato la disponibilità a dare il proprio contributo al progetto Casertana.
Insomma nulla di nuovo sotto il cielo di Caserta, considerando che già la scorsa estate aveva il costruttore aveva manifestato massima apertura ad ogni tipo di discorso.
Ebbene alla ripresa degli allenamenti in Tribuna si è rivisto proprio Pascarella al fianco del direttore generale Nicola Pannone.
Apparentemente una visita di cortesia, anche perché legato a Pannone da rapporti che vanno ben oltre il mondo del calcio. Ma è chiaro che tra le parti è stato già intavolato un discorso che potrebbe dare frutti nell’immediato futuro.
Insomma Pascarella aveva avuto un fugace confronto con i vertici societari già due settimane or sono. E in questi giorni i discorsi sono diventati più concreti e frequenti.
Entrare nella Casertana? Perché no! Disposto a rilevare una quota minoritaria.
Ma la sua figura istituzionale non gli permetterebbe un impegno maggiore. E, così, in questa fase di studio, si è tornati a parlare di tale eventualità.
Lombardi sta lavorando lontano dai riflettori per avere quanto prima un quadro chiaro in vista del futuro. Prima di compiere qualsiasi tipo di mossa, il presidente ex Cavese e Scafatese vuole conoscere le carte che la Casertana si troverà tra le mani e potrà giocarsi la prossima stagione.
Questa volta, però, la società di viale Medaglie d’Oro e lo stesso Comune di Caserta sanno bene che non è più possibile tirare per lunghe. Ne andrebbe dello stesso progetto da rinnovare e far crescere.
Per questo è giusto agire in maniera decisa e concreta nell’immediato. A costo di provocare reazioni accese. La lettera di Del Gaudio dello scorso 26 aprile ne è la prima testimonianza; la conferenza rinviata la conferma della necessità di compiere mosse non certo fini a se stesse.
Insomma con Giovanni Pascarella c’è un’intesa di massima. Discorso apertissimo. Anche perché l’obiettivo resta quello di porre in essere una struttura societaria con più sostenitori, così come auspicato più volte in passato.
La conferenza stampa di Lombardi, intanto, è destinata a slittare ben oltre questa settimana.
Il presidente, infatti, sarà fuori regione per impegni lavorativi. Ma ciò non vuol dire immobilismo.
Lo staff rossoblu continua lavorare in silenzio con la speranza di poter tracciare quanto prima linee guida confortanti.
Intanto si è tenuta nella sede della Federcalcio a Roma la riunione del Consiglio Federale. Un appuntamento importante, al termine del quale la Figc ha ufficializzato la regolamentazione dei ripescaggi. Confermato il tetto dei 69 club da raggiungere, al di sotto del quale inizieranno i fatidici ripescaggi. In evidenza anche la tanto attesa riforma che dal 2014-15 porterà ad una Lega Pro senza la presenza di Prima e Seconda Divisione, ma con tre gironi unici.
Ecco il passaggio ‘chiave’ della nota diffusa dalla Figc: “Sono state approvate le norme relative ai ripescaggi 2013/2014 in ambito professionistico. In caso di vacanza di organico in sede di ammissione al campionato, organico bloccato a 20 squadre per la serie B. Per la I e II Divisione di Lega Pro, blocco dell’organico complessivo a un massimo di 69 squadre (33 in I Divisione e 36 in II Divisione), in previsione dell’andata a regime della riforma che prevede dalla stagione 2014/2015 una Divisione unica con tre gironi da 20 squadre. Non potranno in ogni caso essere ripescate società che hanno subìto sanzioni per illecito sportivo e/o per violazione del divieto di scommesse, scontate nelle stagioni 2011/2012 e 2012/2013 nonché le società che per le stesse ragioni abbiano subìto, al momento dei ripescaggi, sanzioni da scontarsi nella stagione 2013/2014”.
(Fonte: Areacasertana.it)