“Il Ponte Margherita è stato definitivamente riaperto al transito da qualche ora, ma la vicenda non è chiusa”. A precisarlo un agguerrito Comitato Pro Ponte che annuncia, proprio a partire da questo primo risultato raggiunto, di non abbassare la guardia e di puntare alla riapertura totale del viadotto.
Per il momento la riapertura è ad una sola corsia di marcia, con transito a senso unico alternato, regolamentato da semaforo.
“Lo avevo promesso ed ho mantenuto la parola data. Mi sono battuto come un leone – ha dichiarato Silvio Lavornia, presidente della provincia di Caserta e sindaco di Dragoni – per superare i mille ostacoli e risolvere i tantissimi problemi che la Provincia ha incontrato sulla sua strada nell’ultimo anno e mezzo, senza contare l’emergenza finanziaria che vive l’Ente da ormai tre anni e che ha finito per rallentare l’iter tecnico-amministrativo del progetto. Ho dovuto subire accuse, critiche, infamie, calunnie, malignità e polemiche in quantità industriali in questi mesi, ma la concretezza e l’impegno profuso pagano sempre e portano a fatti incontestabili ed inconfutabili come il ponte riaperto al traffico veicolare dimostra in maniera palese. Adesso avanti insieme per la realizzazione dei lavori di miglioramento statico e sismico di Ponte Margherita”.
Come si legge dai cartelli stradali installati, 2.10 m. è la larghezza della “corsia” di percorrenza per gli autoveicoli con una massa complessiva di carico non superiore alle 2,5 tonnellate. “Peccato però – precisano i componenti del Comitato – che non si possa parlare di “corsia”, stando a quanto si legge nell’articolo 140 del Regolamento di Attuazione del Codice della Strada.“
Molto chiara la posizione del Comitato in merito ai lavori appena conclusi: “Ritenevamo e riteniamo inutili i lavori di puntellamento appena conclusi, ma l’obiettivo è sempre stato e sempre sarà la riapertura del viadotto e dunque ben venga questo piccolo passo in avanti. Adesso tutta la nostra attenzione sarà rivolta ai lavori di messa in sicurezza che garantiranno la riapertura di entrambe le corsie di marcia. Con la dichiarazione di transitabilità rilasciata dalla società di Bolzano, da noi incaricata per fare le prove di carico, questo viadotto si sarebbe potuto riaprire sin da subito ad una corsia e ci si sarebbe potuti concentrare immediatamente sulla più delicata seconda fase: i lavori di messa in sicurezza.
Abbiamo aspettato con impazienza – evidenziano dal Comitato – la revoca dell’ordinanza di chiusura firmata con superficialità nel 2015 che è poi il vero risultato di oggi. Adesso si riparte dalla cosa più importante: puntare alla riapertura a due corsie senza che il viadotto venga declassato. Come ben evidenziato e ben relazionato dai professionisti di Bolzano, sono molto chiari i punti sui quali intervenire per la messa in sicurezza. Ci auguriamo, quindi, che i lavori a farsi siano ben mirati e garantiscano al più presto la piena funzionalità del viadotto”.