Provincia di Caserta

Richiesto l’albo professionale dei pizzaioli

Tanti apprendisti per un lavoro che ha anche la tutela della “Stg” nel prodotto finale, ma non esiste un albo professionale di categoria.

Riuscire a ottenere il riconoscimento del percorso formativo che assicuri poi il rispetto del disciplinare nella produzione di pizze e’ l’obiettivo dell’Associazione Pizzaioli Napoletani.

Secondo gli ultimi dati Istat, c’e’ una domanda inevasa di 6000 posti di pizzaioli.

L’istituzione di un albo professionale consentirebbe l’incrocio di domanda e offerta e renderebbe più facile anche l’emersione del sommerso.

E’ la linea che l’Apn porta avanti nella trattativa con la Regione Campania per l’istituzione dell’albo.

Dei passaggi compiuti e del percorso da completare si e’ discusso in un convegno promosso dell’Associazione Pizzaioli con esperti del settore.

La professione del pizzaiolo – spiega Vincenzo Perretti dell’Università Federico II – è riconosciuta nella pratica, ciascuno si forma in strada, ma non nella forma. Va da sé che la formazione non si fa all’università“.

Secondo Perretti, l’apprendistato dovrebbe seguire due direttrici, dalla teoria che rispetti il disciplinare della pizza sgt, attraverso l’impiego di ingredienti di qualità, alla pratica conseguita con la manualità e l’uso del forno a legna.

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