Dopo le pronunce sfavorevoli alla JC da parte della giustizia sportiva e il rigetto, in fase cautelare, del ricorso “al buio” presentato dai legali del club (che non hanno avuto la possibilità di impugnare concretamente le motivazioni dell’esclusione), l’interesse sulle vicende extrasportive della società casertana si è riattizzato a seguito dell’articolo pubblicato su “Il Mattino” del 3 dicembre scorso.
Il quotidiano ha dato conto di una denuncia sporta da Iavazzi per falso in atto pubblico “derivante – si legge – dall’irregolarità del «foglio presenza della riunione Comtec del 13 luglio». Ricordiamo che il “foglio presenza” in questione è stato determinante per conferire validità alla delibera COMTEC n. 253 del 13/7/2017, presupposto tecnico per l’esclusione di Caserta da parte del Consiglio Federale del 14 luglio.
Da quanto si è appreso, copia della denuncia sarebbe stata inviata (corredata dalla relativa documentazione) anche al CONI ed al Ministro dello Sport in qualità di Organi di vigilanza rispettivamente sulle Federazioni (tra cui, ovviamente, anche la FIP) e sullo stesso CONI.
Noi di “Cestisticamente Parlando” abbiamo provato a sentire gli attori di questa vicenda che rischia di avere strascichi giudiziari inediti per il nostro sport.
Iavazzi non ha inteso rilasciare dichiarazioni, ma pare che la questione sia stata comunque già sottoposta al vaglio del TAR Lazio I Sezione che dovrà pronunciarsi nel merito nei prossimi mesi.
Il CONI, che rivendica la terzietà nella questione tra FIP e JuveCaserta, ci ha fatto sapere che, comprensibilmente, il Presidente Malagò non intende rilasciare dichiarazioni per rispettare l’attività dei giudici.
Analogamente la FIP ci ha risposto che “il presidente Petrucci si asterrà da fare commenti finché sono in corso attività giudiziarie”.
Sarebbe interessante a questo punto capire cosa sta facendo la Procura Federale della FIP (che pure abbiamo contattato) attivata il 29 settembre scorso proprio da Iavazzi.
L’avv. Lucente era stato compulsato dal n. 1 bianconero su alcuni aspetti che apparivano poco chiari già all’epoca (posizione dell’avv. Sanino, nomina del nuovo presidente COMTEC e conseguente regolarità del verbale del 13 luglio scorso).
Successivamente, avendo acquisito ulteriori elementi a sostegno della propria tesi tramite una perizia giurata, Iavazzi ha poi sporto una denuncia per falso in atto pubblico circostanza che, plausibilmente, potrebbe determinare, questa volta, la Procura Federale ad attivarsi e far luce definitivamente (per quanto di competenza) sugli interrogativi che, allo stato, permangono.
(Eugenio Simioli)