Nel mese di gennaio avevamo lanciato la nostra “Hall of Fame” virtuale, chiedendo di votare il playmaker della storia della JC ed i nostri ascoltatori si sono scatenati!
Grazie per i complimenti che ci avete fatto!
L’iniziativa è nata per ricordare, insieme a voi, i giocatori che ci hanno fatto gioire e che suscitano ancora emozioni forti nei cuori bianconeri.
Avete votato i nomi che vi avevamo proposto, aggiungendone di nuovi: ancora grazie!
Continueremo a dare conto delle vostre opinioni in “Cestisticamente Parlando” su Radio PRIMARETE Caserta e pubblicheremo la vostra Top 10 sulla pagina FB della trasmissione.
Oggi lanciamo il sondaggio del mese di febbraio riservato ai numeri 2, alle guardie tiratrici che hanno scritto pagine indelebili dell’epopea casertana e vi assicuriamo che la selezione è stata ardua.
Abbiamo selezionato dieci giocatori, ma ovviamente potrete indicare anche altri numeri 2.
Sappiamo che l’esclusione di qualche nostro beniamino potrebbe suonare strana (pensiamo ad esempio a Sergio Donadoni): tranquilli, li ritroverete il prossimo mese tra i numeri 3!
Come per i playmaker, anche per le guardie vi chiediamo di votare i vostri tre preferiti con ogni mezzo, “pizzini” compresi…!
Potrete inoltre “votare” in diretta, nel corso di “Cestisticamente Parlando”, in onda ogni martedì dalle ore 19,00 alle 20,00 su Radio Primarete Caserta, inviando una e-mail a diretta@radioprimarete.it; sms al n. 338 9948576; sulla pagina FB della trasmissione e anche con messaggi privati ai conduttori di “Cestisticamente Parlando”.
Potrete votare le guardie della storia bianconera per tutto il mese di febbraio e nella trasmissione del 6 marzo daremo in diretta i risultati che pubblicheremo anche su questa pagina.
Una precisazione: abbiamo inserito comunque Mengelt che tanti hanno già votato tra i play.
– Davide Ancilotto: l’apparizione di Davide su questa terra è stata troppo breve. Era stato preconizzato come il Drazen italiano quando il destino ce lo portò via in quel maledetto pomeriggio del 27 agosto 1997. Per lui tre campionati a Caserta tre il 91’ e il ’95 e 18 gare in Nazionale. A lui sono state (giustamente) dedicate la curva del PalaMaggiò ed un vicolo a S. Benedetto.
– Lorenzo Carraro: il Doge fu il colpo di mercato di Caserta nel 1981. 188 cm di pura potenza, dotato di un ottimo jump-shot in hesitation, ha segnato 6.934 punti (praticamente senza il tiro da 3) e giocato 344 partite in A tra Venezia, Caserta e Siena. 99 volte nazionale con un bronzo agli Europei di Belgrado del 1975. Professionista schivo e molto serio, colse probabilmente meno del suo reale valore.
– Guillermo Diaz: “Superman” è nel cuore dei tifosi bianconeri per aver condotto la JC alla riconquista della serie A. Seconda scelta dei Clippers nel draft del 2006, il portoricano (per allungare la sua carriera europea ha poi preso il pass gerorgiano) chiuse l’unica stagione in A a Caserta con 16,7 punti di media e oltre il 41% dall’arco. Atleta strepitoso (MVP ai campionati mondiali junior di pallavolo nel 2003), ha raccolto meno di quanto le sue doti fisiche gli avrebbero potuto consentire anche a causa del suo stile di vita non monacale.
– Sergio Donadoni: l’Angelo Biondo o l’Americano casertano avrebbe potuto avere una carriera certamente più importante se non si fosse lasciato legare all suo amore per Caserta (ebbe offerte importanti da club di prima fascia e ciò gli costò forse anche la Nazionale). Meccanica di tiro quasi perfetta, ha giocato sempre a Caserta (vincendo lo scudetto), tranne una parentesi a Livorno che statisticamente fu la sua migliore stagione (14,1 punti per gara con quasi il 47% dall’arco!).
– Ebi Ere: il nigeriano di Oklahoma, approdò a Caserta nel 2009 dopo l’esperienza australiana. Con JJ e Bowers portò la JC alla semifinale scudetto contro Milano. Chiuse le due stagioni a Caserta con 14,1 pts di media in 66 gare. Giramondo del basket, ha giocato pure a Varese (con cifre sostanzialmente analoghe), oltre che all’Obraidoro (Liga ACB), ancora Australia, Portorico e Belgio. Con la sua nazionale oltre 11 di media ai Mondiali del 2006.
– Vincenzo Esposito: chi non conosce El Diablo a Caserta? Classe sopraffina, cazzimma da vendere, fu il primo italiano a mettere piede nella NBA, chiuse la sua unica (ma avrebbe potuto continuare) stagione a Toronto, sfiorando i 10’ con quasi 4 punti a partita. I suoi unici successi a Caserta (scudetto e Coppa Italia), poi una carriera da giramondo e 460 gare in A con 8.813 punti realizzati. Passato in panca, è stato il miglior coach della scorsa stagione con Pistoia e oggi potrebbe allenare la Nazionale sperimentale con Tanjevic.
– Damiano Faggiano:è stato uno dei più longevi giocatori del basket italico (si è ritirato a 42 anni!). Con la Juve, da bambino, ha vinto il Tricolore; in bianconero ha disputato 211 gare a 7,2 punti di media, vestendo anche la fascia di capitano. Il pugliese di Ceglie Messapica è stato un combattente nato ed anche per questo un posto per lui nel cuore della torcida bianconera c’è sempre!
– Manfredo Fucile: bandiera del basket napoletano, fu acquistato dal Cavaliere e contribuì in modo determinante alla promozione in A2 conquistata a Settebagni nel 1978. “Picchia Manfredo” era il grido di battaglia dei tifosi JC. Tiratore da fuori mortifero, avrebbe raggiunto vette più alte lasciando prima la Partenope (ha comunque vinto una Coppa delle Coppe) e, soprattutto, se avesse potuto disporre del tiro da 3. Oggi è presidente della FIP Campania.
– Horacio “Tato” Lopez: giocò a Caserta nell’anno della prima finale scudetto con Milano. Dan Peterson lo definì “Tupamaro” e lui lo ripagò in moneta sonante mettendo in campo una determinazione feroce, arrivando a strappare i peli delle gambe a Meneghin… Di lui si narrano episodi romanzeschi e di fughe con i guerriglieri… Con la JC segnò 661 punti in 38 partite con quasi 5 rimbalzi a partita e il 46.6 dall’arco. Un vero guerriero!
– Marcel de Souza: il Dottore è arrivato nell’83 a Caserta come “compagno” di Oscar, si è fatto apprezzare per il tiro e lo stile molto elegante. Con i club, ha vinto “solo” una Coppa Intercontinentale con il Sirio, ma in nazionale carioca ha disputato 4 Olimpiadi e vinto tanti ori con la perla della vittoria di Indianapolis ai Panamericani dell’87 contro gli USA, sconfitta che determinò gli americani a schierare le star NBA nelle successive competizioni. Per lui anche 102 partite a Fabriano.
– John Mengelt: granitica guardia di Auburn, “Crash” giocò a Caserta nell’80/81 lasciando un segno indelebile nella storia bianconera. 21sima scelta assoluta di Cincinnati nel draft del 1971, ha giocato ben 636 (!) partite nella NBA segnando 6.218 punti senza il tiro da 3. Carattere “deciso” (memorabile il suo litigio con Beshore di Rimini), ha concluso la carriera ed è diventato uomo d’affari e commentatore tv per la ABC e ESPN.
Votate, votate, votate e grazie a tutti!
(Gli Speaker di “Cestisticamente Parlando” di Radio PRIMARETE)