Continua a destare scalpore ed indignazione il barbaro omicidio dell’imprenditore 55enne Nicola Sabatino (nella foto), ammazzato a colpi di pistola da un suo dipendente, il 51enne Vito Recchimursi, a Frignano.
I fatti oramai sono ben noti: la vittima e l’operaio abitavano nello stesso condominio al n. 13 di via Roma.
Sabatino, titolare di una ditta di autotrasporti, si sarebbe recato a casa del dipendente per consegnarli dei soldi che gli doveva. Ma la cifra era inferiore di 100 euro a quella pattuita il che ha generato una violenta lite conclusasi con il Recchimursi che ha fatto ricorso ad una pistola calibro 22 illegamente detenuta e ha sparato ben 5 colpi di pistola contro il Sabatino che stava lasciando l’abitazione. L’uomo, colpito alla testa ed al torace, è morto sul colpo, accasciandosi sul pianerottolo e rendendo inutili i soccorsi prontamente intervenuti.
(Nicola Sabatino)
Come successivamente accertato dagli agenti di Polizia del commissariato di Aversa, tra i due, anche per motivi condominiali, non correva buon sangue ed ogni occasione era “utile” per scatenare violenti litigate fino all’efferato delitto, compiuto il quale il Recchimursi ha atteso a casa l’arrivo degli agenti a cui ha consegnato l’arma e che lo hanno arrestato.
Detenuto nel carcere di di Santa Maria Capua Vetere, è ora a disposizione degli inquirenti.
Ma rimane l’assurdità di un gesto criminale ove 100 miseri euro hanno rappresentato la differenza tra la vita e la morte. 100 miseri euro che il Recchimursi non avrà mai più e che gli hanno invece spalancato le porte del carcere a vita.