Sindacato

LIDL: siglato per 13mila addetti il nuovo integrativo aziendale.

Svolta contrattuale per i 13mila addetti italiani della Lidl, il gruppo tedesco della grande distribuzione organizzata presente in 30 Paesi del mondo con oltre 200mila collaboratori e più di 10mila punti vendita di cui circa 600 distribuiti in Italia.

I sindacati di categoria Fisascat Cisl e Uiltucs e la direzione aziendale hanno siglato il rinnovo dell’integrativo scaduto nel 2012.

Flessibilità contrattata, organizzazione e orario di lavoro, salute e sicurezza, welfare aziendale e tutele individuali i capisaldi dell’intesa triennale che implementa e rafforza il sistema di relazioni sindacali esistente con l’attivazione del confronto a livello regionale e l’estensione dei diritti sindacali.

La nuova organizzazione del lavoro contempla l’introduzione della programmazione plurisettimanale degli orari di lavoro e la volontarietà della prestazione domenicale, in base al principio dell’equa ripartizione, retribuita con una maggiorazione del 135%.

La verà novità riguarda il  monitoraggio sperimentale per sei mesi del lavoro supplementare per i lavoratori con contratto di lavoro part-time che, su base volontaria, potranno incrementare la prestazione settimanale di 5 ore portando di fatto l’orario settimanale da 20 a 25 ore e da 25 a 30 ore; l’incremento dell’orario di lavoro individuale prevede la sottoscrizione di un patto di flessibilità che consentirà la variabilità della collocazione temporale della prestazione, compresa tra 1 e 5 ore settimanali, mentre la retribuzione mensile sarà pari alle ore stabilite dal contratto individuale del part time sperimentale, compresi tutti gli istituti diretti, indiretti e differiti. Eventuali ore aggiuntive prestate saranno retribuite con la maggiorazione economica del 35% prevista dal contratto nazionale del terziario, distribuzione e servizi Confcommercio mentre per la missione e la trasferta è previsto il rimborso spese chilometrico.

In evoluzione anche il sistema di welfare aziendale con l’ampliamento dei servizi erogati dall’ assistenza sanitaria aggiuntiva al Fondo Est per tutti i lavoratori. Ai lavoratori verranno inoltre concessi “Buoni Spesa” del valore di 100 euro utilizzabili presso le filiali Lidl oltre al “Buono Nascita” di 100 euro per ogni figlio nato o adottato per l’acquisto di prodotti legati all’infanzia.

La normativa contrattuale riferita alla salute e sicurezza contempla l’attivazione permanente di un tavolo di monitoraggio oltre all’erogazione di 8 ore di formazione nel primo anno di nomina dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza.

L’intesa prevede inoltre l’estensione del congedo matrimoniale e dei permessi alle unioni civili e contempla una nuova normativa sul supporto alla genitorialità, con il riconoscimento dell’aspettativa non retribuita fino a un anno di vita del bambino oltre all’utilizzo frazionato del congedo parentale ad ore con possibilità di cumulo con altre tipologie di permessi.

Sui diritti sociali il nuovo integrativo prevede l’istituzione della banca delle ferie e dei Rol in cui ciascun collaboratore potrà donare volontariamente a colleghi giorni di ferie e le ore di permesso maturati e non goduti che risultino nella propria libertà di gestione, sistema bilanciato da ulteriori riconoscimenti aziendali. In caso di malattia grave verrà inoltre riconosciuto un periodo di aspettativa non retribuita fino a guarigione con diritto alla conservazione del posto di lavoro.

L’intesa di rinnovo conferma le precedenti previsioni in tema di pari opportunità, con il mantenimento della già prevista Commissione Mobbing e Pari Opportunità, allargando le competenze alle attività di contrasto alla discriminazione.

Soddisfazione in casa Fisascat Cisl.

«E’ una intesa innovativa siglata con una catena della grande distribuzione che riconosce nel rafforzamento delle relazioni sindacali a livello decentrato una opportunità per la crescita aziendale confermando il valore della contrattazione nazionale di riferimento» ha dichiarato il segretario nazionale della categoria cislina Mirco Ceotto. «In questo senso, la normativa sulla flessibilità contrattata con la possibilità di incrementare il salario, il potenziamento degli interventi di welfare aziendale e l’introduzione di importanti misure sui diritti sociali in una azienda dove l’occupazione femminile è prevalente si muovono verso la giusta direzione, quella della partecipazione dei lavoratori per i quali – ha concluso il sindacalista – crediamo di aver dato una importante risposta alle loro esigenze».

 

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