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La Juve Stabia espugna il Pinto: la Casertana è fuori dalla Coppa Italia di Serie C

Una buona Casertana è stata immeritatamente eliminata dalla Juve Stabia. Gli uomini di mister Fontana non hanno certamente demeritato costruendo ben più occasioni degli avversari che, peró, sono stati più cinici sotto porta. Settima partita consecutiva durante la quale Castaldo e soci si ritrovano in svantaggio, sintomo di una difesa non ancora oleata. Cari sono costati i tempi supplementari ai falchetti: al secondo turno accedono le vespe gialloblù.

È una partita da dentro o fuori, è l’esordio dei falchetti nella Coppa Italia di serie C, è il derby campano, è Casertana-Juve Stabia. Gli uomini di Fontana, reduci dalle due vittorie consecutive in campionato contro Catanzaro e Virtus Francavilla, cercano di fronte al loro pubblico il pass per accedere al secondo turno della manifestazione tricolore. Il tecnico calabrese, ex dell’incontro, pur non disdegnando il match, non può non pensare al prossimo scontro diretto contro il Catania e, per tale ragione, effettua un ampio turnover, schierando le cosiddette “seconde linee”. Tanti i cambi rispetto all’undici vittorioso di Brindisi. Fra i pali fa il proprio esordio il giovane Adamonis, alle spalle di Blondett, Lorenzini e Rainone. A centrocampo, turno di riposo per Vacca, Zito, D’Angelo e Romano, sostituiti da Cigliano, Ferrara, Santoro e Mancino. Non può invece rifiatare De Marco, altro ex dell’incontro, vero e proprio jolly della catena di destra. In attacco, con Alfageme che sconta l’ultima giornata di squalifica in coppa, il tecnico rossoblu concede un turno di riposo a Castaldo e Floro Floro Flores, schierando l’inedita coppia Padovan-Mancino. Di contro mister Caserta, reduce dalla vittoria in campionato ai danni del Rende ed ancora a punteggio pieno in campionato, pur effettuando un massiccio turnover, farà di tutto per qualificarsi e fare più strada possibile. Fra i pali Venditti prende il posto di Branduani, protetto da Schiavi, Dumancic, Ferrazzo e Aktaou. A centrocampo invece il tecnico di Melito di Porto Salvo si affida a Stellone, Vicente e Lionetti, facendo tirare il fiato a Mezavilla e Caló, autore di un goal da cineteca contro i biancorossi calabresi. In attacco il tridente è composto da Sinani, Castellano ed El Ounazi, mentre si accomodano in panchina capitan Paponi, Canotto e l’ex rossoblu Carlini.

In avvio di gara sono i falchetti a tentare di imprimere il proprio ritmo all’incontro. Al 3’ minuto arriva il primo squillo verso la porta difesa da Venditti. Pressing alto dei padroni di casa che recuperano palla con Mancino che, dai venti metri, cerca di sorprendere l’estremo difensore gialloblù, trovando peró la deviazione di un difensore con la palla che si perde in corner. Al 5’  Fontana deve far fronte ad un infortunio occorso a Pasquale Rainone, probabilmente di natura muscolare, che preoccupa e non poco il tecnico calabrese in vista del big match di sabato. In luogo del difensore napoletano subentra Paride Pinna, inizialmente risparmiato. Casertana padrona del campo, nonostante qualche sbavatura difensiva, e ospiti che giocano di rimessa. Al 12’ ancora Falchetti pericolosi: Ferrara dalla destra guadagna il fondo e crossa per Mancino il quale in acrobazia da buona posizione calcia alto. Ne scaturisce una rimessa dal fondo battuta corta dal portiere ospite, Padovan allora va a contrasto con un difensore, gli scippa la sfera e, a tu per tu con Venditti, centra l’incrocio dei pali divorandosi la rete dell’uno a zero. Prima vera palla goal dell’incontro sciupata dall’ex Juve che non riesce a trovare la seconda marcatura personale consecutiva. Al 20’ sono ancora i rossoblu a manovrare sulla catena di destra con Ferrara che gira per De Marco il quale serve Santoro che, da distanza considerevole, cerca la porta mancando di poco il bersaglio. I gialloblù, dopo un avvio non proprio entusiasmante, al 23’ portano il primo affondo verso la porta rossoblù con un labile tentativo di Sinani. Due minuti più tardi è ancora lui a mettere i brividi al Pinto quando, di testa, gira un bel cross di Schiavi che si infrange sulla traversa con Adamonis battuto. Accusato il colpo, i ragazzi del patron D’Agostino perdono di brio concedendo più spazi alle avanzate delle vespe stabiesi. Al 38’ bella combinazione fra Stallone e Aktaou con quest’ultimo che dal fondo mette al centro un cross interessantissimo sul quale è bravo Adamonis ad anticipare El Ouazni, giocatore da tenere sotto controllo perché sa come far male alle difese avversarie. Dopo una lunga fase di stallo, i falchetti si riaffacciano dalle parti del portiere Venditti. Padovan tiene palla a centrocampo e la gira per l’accorrente Mancino il quale controlla, alza la testa, e serve con un pallone tagliato Chiacchio. Il giovane classe duemilauno, da posizione defilata, tenta la battuta trovando peró la deviazione di un difensore avversario, con la palla che è facile preda del portiere. È l’ultima emozione della prima frazione di gara che si conclude senza recupero. Un buon primo tempo, vibrante, con le due squadre che si sono affrontate a viso aperto. Una Casertana che, tutto sommato, si è lasciata preferire, soprattutto nella prima parte di gara, ma che deve prestare attenzione alle vespe stabiesi che sono tutt’altro che dome.

Alla ripresa della seconda metà di gara, Fontana inserisce immediatamente Castaldo in luogo di Chiacchio al fine di aumentare la potenza di fuoco del proprio attacco. Di contro, mister Caserta non effettua nessuna sostituzione: in campo scendono gli stessi undici che hanno disputato i primi quarantacinque minuti. Così come avvenuto per la prima parte del primo tempo, sono i padroni di casa a provare ad imporre il proprio gioco. Al 3′ una bella combinazione fra Cigliano e Castaldo permette a Padovan di arrivare al cross, deviato in angolo. Sul cross, Venditti buca l’uscita, la palla è buona per De Marco che peró impatta sull’estremo difensore ospite commettendo fallo. Sul ribaltamento di fronte, le vespe possono usufruire di un calcio piazzato dai pressi della bandierina, i rossoblu allontanano la sfera spedendola peró sui piedi di Stallone. Il centrocampista dai venticinque metri tenta la battuta di prima, mancando di poco il bersaglio. Mister Fontana ridisegna il proprio schieramento passando ad un 4-3-1-2, con Ferrara e Blondett terzini e Mancino dietro le due punte. Al 58’ i falchetti sfiorano il vantaggio con il neo-entrato Castaldo che, a tu per tu con Venditti, non centra la propria conclusione spedendo la sfera sul fondo. Cinque giri di lancette ed è Schiavi a rischiare l’autogol su cross dal fondo di Mancino, deviando il pallone in corner. I padroni di casa sfiorano ancora il vantaggio al 67’ con Padovan che, dal limite dell’area, lascia partire un destro che mette i brividi a mister Caserta prima di perdersi sul fondo. Parte centrale del secondo tempo caratterizzata da una fase di stallo, le due squadre si danno battaglia a centrocampo senza però impensierire le rispettive difese. All’81’ i falchetti si riaffacciano dalle parti Venditti: Castaldo di gran carriera difende il possesso e si appoggia a Romano che dal limite tenta la botta. Decisiva la deviazione di un difensore che devia in corner la battuta a rete del centrocampista ex Napoli. Casertana che spinge alla ricerca del goal del vantaggio, Juve Stabia che prova a contenere e ripartire. Al 92’ falchetti vicinissimi al vantaggio: azione manovrata dai rossoblù, Romano crossa per Castaldo che appoggia per l’accorrente De Marco il quale da distanza siderale fa partire un gran siluro. Venditti, con un riflesso felino, vola letteralmente all’incrocio dei pali e disinnesca la conclusione di uno degli ex dell’incontro. È l’ultima emozione del tempo regolamentare che si conclude a reti inviolate. Secondo tempo meno vibrante rispetto al primo, la stanchezza è stata certamente una variabile non di poco contro. Tuttavia gli uomini di Fontana avrebbero, ai punti, meritato qualcosa in più, sfiorando più volte la rete del vantaggio. Si andrà alla disputa dei tempi supplementari.

Tempi supplementari che si aprono con il valzer delle sostituzioni. Mister Fontana esaurisce i cambi inserendo Vacca in luogo di Ferrara, affidandosi alla cosiddetta formazione tipo in questi ultimi trenta minuti di gioco. Mister Caserta invece rileva Ferrazzo, Lionetti e Sinani per far spazio rispettivamente ad Allievi, Caló e capitan Paponi. Casertana che, come avvenuto per tutta la durata del match, occupa costantemente la metà campo avveraria, ma è la Juve Stabia a passare in vantaggio. Rimessa laterale battuta lunga in area di rigore rossoblu, ne scaturisce una mischia e la palla carambola sui piedi di El Ouazni. L’ex ercolanese controlla la sfera, la protegge e scaraventa un gran destro sul quale nulla può Adamonis. Incassato lo svantaggio, Castaldo e compagni di riversano nella metà campo avversaria alla ricerca di un pareggio quantomeno meritato. Al 14’pts Vacca scodella per l’ex Avellino che cerca l’accorrente D’Angelo il quale per un soffio non appoggia in rete un pallone facile, facile. Termina così un primo tempo supplementare che ha visto le vespe gialloblù passare immeritatamente in vantaggio. Restano ora quindici minuti ai falchetti per sperare di prolungare almeno il match ai rigori.

Al 5’ minuto del secondo tempo supplementare i rossoblu si riaffacciano dalle parti di Venditti. Romano trova una bella traccia per Padovan che, da buona posizione, calcia a lato. Centottanta secondi dopo è Vacca a crossare ancora per l’ex Juve, ma il suo colpo di testa è debole e non impegna l’estremo difensore delle vespe. La Casertana non molla ed al 12’ sts è ancora l’ex Juve Stabia Castaldo ad impegnare un impeccabile Venditti con una mezza rovesciata che è peró ancora preda del portiere. Al 15’ del secondo tempo supplementare Paponi chiude i conti portando i suoi al secondo turno contro il Potenza. Sconfitta immeritata ed i falchetti salutano anzitempo la competizione, ma a testa alta.

In sala stampa, mister Gaetano Fontana è un misto di rabbia e rammarico: “A me non piace mai perdere. Sto rodendo dentro, è chiaro. La sconfitta non passa mai inosservata. Però bisogna anche guardare avanti ed analizzare quella che è stata la partita. Paradossalmente questa è la gara migliore fin qui disputata. E’ mancata la forza lì davanti. Probabilmente potevamo fare meglio. Invece di verticalizzare, eravamo sempre lì col possesso. Abbiamo, però, ritrovato qualche geometria. Siamo andati sotto nei supplementari quando le energie sono venute meno per le diverse partite ravvicinate. Ma questo non deve essere un alibi. Anche perché, quando fai tanto possesso palla, devi fare qualcosa in più in fase realizzativa. I giocatori stanno rientrando adesso in condizione più o meno accettabile e devi centellinare le forze in impegni come questo. Bisognare stare attenti. E, purtroppo, è arrivato questo infortunio di Rainone. Contento della prova di chi fin qui aveva trovato meno spazio. Fino a quando le forze hanno retto, Cigliano, Mancino e Santoro hanno fatto un’ottima partita. Poi alla lunga abbiamo pagato tanto e troppo. Non è stato fatto il turn over che avrei voluto. Per necessità ho dovuto mettere dentro Pinna e lo stesso Vacca che stamattina aveva svolto una seduta di allenamento classica del mercoledì. Stessa cosa l’inserimento di D’Angelo. Troppi gol subiti? I numeri devono far riflettere e dobbiamo andare a vedere anche come vengono subiti i gol. Se andiamo ad analizzare, non c’è una situazione dove un reparto mi preoccupa. Prendiamo dei gol, come oggi, su un fallo laterale. Là ci deve essere la cattiveria di chiudere l’azione e fare arrivare la palla al portiere. Probabilmente la stanchezza e la poca lucidità hanno inciso. Ma dobbiamo eliminare questi errori. Non si possono sempre fare partite in salita

Interviene poi, a nome della squadra, Salvatore Santoro: “Dopo aver giocato una partita come questa, resta tanto amaro in bocca. Il risultato è bugiardo. Ma dobbiamo guardare avanti e continuare a lavorare, soprattutto per evitare di subito gol. Siamo una grande squadra e, passo dopo passo, riusciremo ad esprimere il nostro potenziale. Quando incassi gol è sempre colpa di tutta la squadra, non si può pensare soltanto ad un reparto in particolare. Siamo ancora all’inizio e miglioreremo senza dubbio. Anche in fase realizzativa dobbiamo migliorare ed essere più concreti. Le occasioni non mancano di certo. Il Catania? Una partita importante, ma come del resto tutte le altre. In palio ci sono sempre i tre punti. Prepareremo questa partita come abbiamo fatto e faremo sempre”.

( Oreste Cresci )

CASERTANA – Juve Stabia 0 – 2

Casertana (3-5-2): Adamonis; Blondett, Lorenzini, Rainone (Pinna dall’11’); De Marco, Cigliano (D’Angelo dal 65’), Mancino (Romano dal 65’), Santoro, Ferrara (Vacca dal 1’pts); Chiacchio (dal 46’ Castaldo), Padovan. A disp.: Russo, Zivkovic, Zito, Ceriello, Vacca, Floro Flores. All. Gaetano Fontana

Juve Stabia (4-3-3): Venditti; Schiavi, Dumancic, Ferrazzo ( Allievi dal 1’ pts), Aktaou (Mastalli dal 78’); Stallone ( Mezavilla dal 56’), Vicente, Lionetti (Caló dal 1’pts); Sinani (Paponi dal 4’pts), Castellano, El Ounazi. A disp.: Branduani, Cotticelli, Canotto, Marzorati, Troest, Vitiello, Carlini. All. Fabio Caserta

Arbitro: Alessandro Chindemi di Viterbo. Assistenti: Daisuke Emanuele Yoshikawa e Giorgio Rinaldi entrambi di Roma 1

Reti: 10’pts El Ouazni (JS), 15’sts Paponi (JS)

Ammoniti: Ferrara (C), Pinna (C),Leonetti (JS), Blondett (C),  Sinani (JS), Venditti (JS), Caló (JS)

Note: circa 2000 spettatori di cui 238 provenienti da Castellammare di Stabia

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