Retata di camorristi a Napoli, Salerno, Caserta, Rovigo, Cosenza, Brindisi, ma anche in Spagna.
Quarantasei persone sono state arrestate in base ad un’indagine condotta dai pm della Direzione distrettuale antimafia di Napoli ed eseguita dai carabinieri del Nucleo investigativo di Castello di Cisterna (Napoli).
Con i militari ha collaborato il reparto iberico U.D.Y.C.O. (Unidad de drogas y crimen organizado central di Madrid).
I Carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip presso il Tribunale di Napoli.
Gli indagati sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di droga con l’aggravante della transnazionalità del reato e dell’ingente quantità di droga, nonché di detenzione illegale di armi comuni e da guerra, riciclaggio e trasferimento fraudolento di valori.
Parte degli arrestati sono accusati di appartenere o comunque essere collegati ai clan camorristici Lo Russo (attivo a Miano ed a Secondigliano), Castaldo (operante a Caivano), Gallo-Cavalieri (attivo a Torre Annunziata), Annunziata, (attivo a Bosco Reale) e Pecoraro (operante a Salerno ed a Battipaglia).
I carabinieri avrebbero accertato ”l’esistenza di 5 fra loro distinti e autonomi gruppi criminali, due dei quali operanti su scala transnazionale” spiegano alla Dda.
L’indagine è stata coordinata dal procuratore aggiunto, Giovanni Melillo.