Con i numerosi problemi in cui si dibatte quotidianamente la collettività casertana, l’Amministrazione comunale cosa ha deciso di fare? Intende realizzare un nuovo plesso scolastico in via Unità Italiana, in una zona della più vasta area dell’ex Ma.c.ri.co..
In proposito la Giunta comunale, su proposta del vicesindaco Franco De Michele e dell’assessore Alessandro Pontillo, ha approvato uno studio di fattibilità tecnica ed economica per un intervento pari a circa 4 milioni e 700mila euro cui si farà fronte con contributi pubblici e, per una somma di 500mila euro, con somme dal bilancio comunale.
L’intervento sarà inserito nel Piano triennale delle Opere Pubbliche tra i lavori da avviare nell’annualità 2020 e proposto all’approvazione dl Consiglio comunale.
“L’approvazione in Consiglio comunale – ha dichiarato l’assessore Pontillo – costituirà adozione della variante al vigente strumento urbanistico con trasformazione dell’area oggetto dell’intervento, per 7mila metri quadri circa, in Zona omogenea F6 – Attrezzature pubbliche di interesse comune, con conseguente imposizione del vincolo all’esproprio e all’avvio della relativa procedura“.
“Il progetto – ha commenta il sindaco Carlo Marino – è indirizzato alla realizzazione di un plesso sul modello Scuola 4.0, fortemente spinto all’innovazione e alla modernità dell’offerta didattica, con tre blocchi scolastici per scuola materna ed elementare, auditorium, biblioteca, palestra, mensa, campi da gioco, parcheggi, aree e percorsi pedonali e una piazza a diretto contatto con il contesto urbano, che sarà spazio sempre vivo a disposizione della comunità“.
Ovviamente – non ci voleva proprio “la zingara” per prevederlo! – e giustamente la incredibile decisione della Giunta Marino ha provocato un “vespaio” di proteste!
I più “ironici” – e “pungenti” – sono stati gli aderenti al Comitato “MACRICO VERDE”: “Ne abbiamo visti tanti cavalli di Troia inseriti nottetempo nel Macrico: musei, auditorium, case per artisti, laboratori senza gravità, parcheggi e adesso perfino una scuola. Che fantasia questo Marino ed i suoi cari assessori ed il manutengolo Biondi! Che fantasia! Come opporsi ad una scuola? E infatti non ci opponiamo: la scuola prima di tutto! Ma, messer Marino, non nel Macrico! Compri e ristrutturi con poca spesa il Palazzo della Provincia, rilanciando così una moribonda via come Corso Trieste. Oppure ristrutturi la sede di via Roma. Ma, si sa, Marino e i suoi padroni sono devoti del mattone e del calcestruzzo fresco!”
Questo invece il comunicato diffuso dai presidenti del WWF Caserta (Raffaele Lauria) e della sezione di Caserta “Antonella Franzese” di “Italia Nostra” (Maria Rosaria Iacono):
“Le scriventi Associazioni, in riferimento alla Delibera di Giunta del comune di Caserta n.168 del 29/10/2019, relativa all’approvazione del progetto per la realizzazione di un plesso scolastico a Caserta, nell’area ex MACRICO, denunciano il gravissimo comportamento dell’Amministrazione Comunale di Caserta.
Ignorando completamente le richieste di associazioni e cittadini che da venti anni chiedono a gran voce di realizzare nell’area un Parco pubblico, la Giunta comunale di Caserta entra a gamba tesa nell’area, utilizzando come grimaldello un istituto scolastico e le giuste richieste di alunni e genitori.
Già il Comitato Macrico aveva chiesto nuovamente, solo qualche mese fa, all’amministrazione comunale di Caserta, di approvare la Variante al PRG e di destinare l’intera area a F2 – Verde pubblico. Nessuna risposta è arrivata, solo 4 consiglieri comunali hanno sottoscritto la proposta.
Si era detto che non era possibile espropriare l’area per realizzare il verde pubblico: ora si può!
Addirittura si prevede di spendere circa 5 milioni di euro per realizzare nuovi edifici! Perché con cifre così elevate non si pensa di ristrutturare gli edifici scolastici già esistenti?
Quanti edifici pubblici sono vuoti ed inutilizzati? Basti pensare al palazzo della Provincia in Corso Trieste o alle Caserme che il Comune pensa di vendere!
L’Associazione Italia Nostra, sezione di Caserta e il WWF Caserta, annunciano la propria ferma opposizione con ogni mezzo di legge al nuovo scempio della nostra, già martoriata, città”.
Da segnalare infine anche la protesta del Gruppo Consiliare di “Speranza per Caserta”.
“La scelta della Giunta Comunale di trasferire la scuola media di via Roma all’interno del Macrico è una scelta politica fatta in nome e per conto della grande speculazione edilizia che ha distrutto, e continua a distruggere imperterrita nel silenzio generale, questa città diventata poco più di un grande paesone sfigurato da decine di alti palazzi mezzi vuoti. La scelta della Giunta Marino di ‘entrare’ nel Macrico per trasferirvi una scuola – sostiene il coordinatore di Speranza per Caserta, Michele Miccolo – rappresenta, per noi, un doppio errore: politico, perché il Macrico deve essere un grande parco pubblico aperto a tutti i cittadini, e gestionale, perché con due dissesti aperti e le tasse al massimo, si continuano a sperperare le risorse che vengono messe a disposizione per la città. Invece di chiedere risorse per risanare l’esistente, si lasciano le scuole cadere a pezzi, si mettono in vendita gli immobili e ci vengono a dire che vanno spesi 5 milioni di euro per fare una scuola proprio nel Macrico? Gli stessi che oggi propongono una variante urbanistica e l’esproprio del Macrico ci hanno sempre deriso quando chiedevamo di destinare il Macrico come f2 e di procedere con l’esproprio dell’area. Ci hanno sempre risposto – continua – che non si poteva fare! I nostri consiglieri comunali da 4 mesi hanno depositato, nuovamente, una mozione per chiedere la definitiva variante al piano regolatore per rendere l’area Macrico F2. Quella mozione giace nei cassetti della presidenza di un consiglio comunale spogliato delle sue funzioni e della sua dignità di massima assemblea cittadina mai convocata se non per approvare le porcate utili alla maggioranza di centro destra-sinistra che governa da 20 anni. Il Macrico deve essere un parco pubblico aperto alla cittadinanza e – conclude il coordinatore – ci auguriamo che i casertani riescano a far sentire la propria voce in questa battaglia di civiltà”.