Le trasferte al PalaBigi hanno qualcosa che le accomuna. Non solo il panino con la mortadella pre partita nella salumeria poco distante dalla Bomboniera di Via Guasco, ma portano alla mente mix di emozioni in cui il fattore amicizia va di pari passo con la pallacanestro. Reggio per i più rimane la gara da 23 punti e 19 rimbalzi di Shackleford con le scarpette di ginnastica (beati voi che l’avete vissuta): a noi più giovani non ha mai portato bene, in un modo o nell’altro, rimane culla di bei ricordi extra cestistici. Indelebile, però, l’ultima sfida alla Menetti’s band.
LEGA A 2013/14 – 02/11/2013 – 4^ Giornata
GRISSIN BON REGGIO EMILIA – PASTA REGGIA CASERTA: 76-59 (White 17 – Brooks 17)
L’inizio di stagione fu incoraggiante per quella Juve, che arrivava a Reggio con un record di due vittorie (Venezia e a Pesaro) ed una sconfitta (in casa con Milano), in cui però aveva lottato fino al 40′ con i meneghini. Ad aumentare la voglia di trasferta con la solita compagnia di Francesco, Gennaro e Luca, ci pensò la Lega che piazzò la sfida il sabato sera, in pieno ponte del 2 novembre: un mix perfetto ci stava per portare in Emilia Romagna, al seguito di una squadra che, nelle prime uscite, si era dimostrata frizzante e spettacolare, divertiva ed era imprevedibile con i vari Brooks, Moore e Roberts. Tutto fantastico, vero? Beh peccato che a seguito del match casalingo con Milano, Hannah fu messo fuori squadra e saltò (soltanto) la gara con i reggiani; il rapporto con il folletto di Chicago fu ripreso la settimana successiva, ma qualcosa si era incrinato tanto che Hannah lasciò il posto a Moore dopo la metà di febbraio. Ma torniamo a quella partita: Caserta ci illuse nella prima frazione (21-21), ma un Roberts incolore e le triple di Antonutti e Silins ci affossarono nella seconda frazione, rendendo vano l’operato di un super volenteroso Brooks. A fare da contorno a quella serata, l’indimenticabile suono del clacson di camion che riecheggiava ad ogni canestro dei padroni di casa. Caserta perse, ma l’amicizia e l’amore per quella maglia non perdono mai.
LEGA A 2015/16 – 20/12/2015 – 12^ Giornata
GRISSIN BON REGGIO EMILIA – PASTA REGGIA CASERTA: 87-62 (Aradori, Della Valle 16 – Siva 14)
Due anni dopo, il PalaBigi ospitava la prima di due trasferte consecutive della Juve. Inizio tentennante da 3 vittorie e 3 sconfitte, poi un periodo buio iniziato col nefasto supplementare di Pistoia (nonostante il Siva show). Un periodo in cui avevamo raccolto solo la stentata vittoria su Pesaro tra le mura amiche a fronte di 4 sconfitte che ci avevano portato a 4 lunghezze di vantaggio sull’ultimo posto e, per assurdo, ci teneva a 4 punti dalla zona playoff. Reggio, invece, volava con Milano e Cremona in vetta alla classifica: tra i trascinatori degli emiliani c’era Stefano Gentile, grande amico prima che ex bianconero. Vedete, il basket spesso porta a dover vivere a distanza le amicizie, ma quella fu l’occasione per tornare indietro di quasi 10 anni, quando Stefano viveva la sua prima avventura a Caserta. Quella Juve, però, non brillava, aveva tante difficoltà complice anche qualche infortunio duraturo del suo faro, quel Peyton Siva che nonostante tutto ci regalava lampi assoluti di classe. Caserta, dopo un buon primo tempo, cadde sotto le triple di Della Valle e proprio di Stefano, crollando fino al -25 finale. Lo sconforto era tanto e le nostre inseguitrici vinsero quasi tutte con Torino, allora ultima, che si portò a 2 punti mentre Bologna, Pesaro, Varese e Capo d’Orlando ci accompagnavano con 8 punti. La delusione fu tanta, le urla di Dell’Agnello ancor di più, lo scenario era tutt’altro che incoraggiante ed all’orizzonte ci aspettava il delicatissimo derby prenatalizio con Avellino…
LEGA A 2016/17 – 22/01/2017 – 16^ Giornata
GRISSIN BON REGGIO EMILIA – PASTA REGGIA CASERTA: 85-86 dts (Cervi 15 – Putney, Diawara 14)
Prima giornata del girone di ritorno. Caserta, dopo un avvio stellare (7 vittorie e 3 sconfitte) che l’aveva portata al 3° posto con Venezia e Avellino, si era persa. Spenta. Il bagliore di una squadra sorprendente iniziava e perdere luminosità. Mai ad immaginare, poi, quello che sarebbe successo l’estate successiva. Ma nonostante 5 sconfitte in fila sul finire di girone d’andata, compresa quella casalinga con il fanalino di coda Pesaro nel ritorno a Caserta di Oscar che ci costò la mancata qualificazione alle Final Eight, la Juve non aveva intenzione di abbandonarsi. Se da un lato Reggio riaccoglieva Kaukenas, a Pezza delle Noci arrivò “Kuba” Diawara per sostituire il partente Czyz, ed il francese ex Miami Heat ci mise poco a farsi amare dal suo nuovo pubblico. Ma andiamo per gradi. Reggio parte forte con Della Valle che provoca subito 2 falli di Bostic, Sosa e Watt ci tenevano avanti in chiusura di primo quarto, ma proprio i padroni di casa trovavano la fuga con un parziale di 12-4 in avvio di 2° quarto. Rimaniamo in qualche modo aggrappati al match, ma proprio Sosa (13 punti in 18′) si faceva espellere per somma di tecnici: Reggio ringraziava chiudendo sul +8 all’intervallo. L’inerzia non cambiava e gli emiliani continuavano a farci male in avvio di 3° periodo catturando una quantità industriale di rimbalzi offensivi. La tripla di Bostic con fallo e tecnico di Lesic portavano la Juve dal -8 al -3 in chiusura di quarto, Reggio ritrovava nuova linfa vitale, ma non si mollava ed un parziale di 8-0 ci portava in parità (72-72). Bostic colpiva ancora con una tripla, Reggio ci puniva con un 4-0 di break, Bostic fa 1/2 dalla lunetta e ci manda all’overtime. Equilibrio sovrano, Reggio avanti di 3 dopo l’antisportivo di Putney; lo stesso #12 si faceva perdonare con una tabellata dall’arco, Cervi tremava dalla lunetta, lo step back di Diawara (godetevi le emozioni del finale nel video) ci regalava quella che sarà l’ultima vittoria on the road della stagione. Gioia immensa culminata con i festeggiamenti nel pullman. Chissà se i miei compagni di quell’avventura, Nicola e Piero, mi stanno ancora aspettando per ripartire…