Il derby vinto ad Avellino ed il successo interno su Brindisi ci avevano regalato una relativa tranquillità ed addirittura più di una speranza in ottica Final Eight. Ma le sconfitte di Trento e quella interna con Varese ci riportarono bruscamente con i piedi per terra: c’era una salvezza da conquistare e per fortuna, dietro di noi, Bologna, Torino, Pesaro e Capo d’Orlando non correvano.
LEGA A 2015/16 – 24/01/2016 – 17^ Giornata
MANITAL TORINO – PASTA REGGIA CASERTA: 83-87 (Dawkins 26 – Downs, Gaddefors 21)
La partita era tutt’altro che semplice perchè Torino veniva da un periodo positivo fatto di 3 vittorie nelle ultime 5, perdendo sempre al fotofinish sia con Brindisi che contro la lanciata Reggio Emilia. Noi, invece, dovevamo riscattare anche la sconfitta subita all’andata (63-65); partita chiave, quindi, in una volata salvezza che si prospettava lunga, estenuante e che comprendeva molteplici squadre, fattore che rendeva fondamentale anche una vittoria o una sconfitta con un punto in più segnato o subito. Pala Ruffini pieno, tifosi casertani presenti come al solito e forse anche di più, al mio fianco l’ormai presenza fissa del buon Nicola, tutto era pronto per la palla a due. Inizio disastroso, Dawkins ci infila 2 volte dalla lunga distanza, DJ White è un fattore sotto le plance ma in qualche modo Downs e Gaddefors ci tengono ad un solo possesso di svantaggio (10-7). Proprio come ad Avellino, Caserta si spegne subito, Rosselli e Mancinelli ne approfittano dall’arco, ancora Dawkins ne mette altre 2 (14 punti e 4/8 dall’arco nel solo primo quarto) e la Juve sprofonda sul -12. Ci siamo a corrente troppo alternata per impensierire Torino, sembra una di quelle domeniche in cui ci sei “per amore solo per amore”, perchè il campo non ti lascia speranze: comincia a segnare anche Miller, Dawkins ne mette altri 10 nel 2° periodo, facendo arrivare la Manital al più 18 con 3 liberi proprio del figlio di Darryl dopo un ingenuo fallo di Bobby Jones. Il punteggio recitava 51-33 a meno di 1′ dall’intervallo lungo, Torino tirava col 50% da 3 (8/16) e, proprio nel nostro momento peggiore, dopo l’1/2 di Downs dalla lunetta, Gaddefors trovava due triple (di cui una clamorosa allo scadere) che ci riportava a -11. Quell’episodio risulterà importante, ma non nell’immediato: Torino tornò aggressiva e scappò nuovamente sul +17 sull’asse Mancinell-Kloof-White, Downs rispondeva con un personalissimo 5-0 di contro break, ma era troppo poco. Dawkins, ancora lui scriveva nuovamente il +17 per Torino (67-50) e quello resterà l’ultimo canestro del folletto nativo di Firefax; Hunt e Siva salirono in cattedra, ma a togliere le castagne dal fuoco ci pensò Gaddefors che, con Giuri, annullò praticamente lo spauracchio torinese fino al termine del match. Lo svedese, poi, mandò un chiaro segnale al match: apertura di Giuri, palleggio, arresto e tiro poco oltre la metà campo. Ancora tripla, ancora allo scadere e tifosi che ora cominciavano a crederci. Facevano bene, perchè Gaddefors replicò dalla lunga distanza: -6 in apertura di ultimo periodo, quella Caserta tenace e tignosa era rientrata in partita. Downs e Siva impattarono a quota 70, ma Rosselli interruppe quel 14-0 di break a cavallo degli ultimi 2 periodi. L’inerzia era cambiata, ma il fallo antisportivo di Siva, con canestro buono di Ebi, diede le ultime speranze a Torino che, sul +6, poteva ammazzare il match. Niente da fare, Giuri recupera palla e piazza dall’arco il suo primo canestro della serata che vale il -3; i canestri di Rosselli e White (81-76) trovano rapida risposta in Gaddefors e Jones (81-80) con poco più di 40″ da giocare. Giachetti sbaglia, rimbalzo di Siva che vola in attacco, ottima azione corale bianconera, tutti toccano la sfera, la palla finisce a Giuri che fa partire un altro tiro da 3: solo nylon, tripla pesantissima e… “PRIMO VANTAGGIO DELLA JUVE!”. Incredulità, gioia, per la prima volta ci alzammo per esultare, il tutto (non ce ne vogliano) sotto la curva avversaria. Ci sarebbero ancora 20″ da giocare, Dawkins sbaglia, rimbalzo di Giuri che apre per Gaddefors che a sua volta pesca Downs che si invola a schiacciare. Partita messa in ghiaccio e vittoria fondamentale in chiave salvezza, ribaltando anche il -2 dell’andata con un ultimo quarto da 13-26. Che bella Juve quella sera, la classifica tornava a sorridere; peccato aver sofferto fino all’ultima giornata….
Nell'episodio di oggi, vi abbiamo parlato di un canestro allo scadere, quello di Marco Giuri nella trasferta vittoriosa in quel di Torino (stagione 2015/16), fondamentale in ottica salvezza. Vi riproponiamo il video di quell’ultima azione, con il commento live di Mario della Peruta
Pubblicato da Cestisticamente Parlando – Radioprimarete su Martedì 21 aprile 2020