Continua incessante l’azione di repressione di attività illecite da parte dell’Arma dei Carabinieri.
Nel comune di Mondragone, nei pressi della torre IDAC, i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Castel Volturno, durante un servizio di controllo sul prelievo venatorio e repressione del bracconaggio, hanno proceduto al sequestro di 3 richiami elettroacustici digitali e di 4 diffusori acustici e rispettive batterie di alimentazione in quanto rinvenuti illecitamente in funzione.
Detti richiami vietati, riproducenti il verso della Quaglia, sono stati rinvenuti in un campo incolto al fine di attirare gli esemplari di detta fauna selvatica migratoria di passo nella zona.
L’utilizzo di detti richiami acustici elettromagnetici è sanzionato penalmente dalla legge nr. 157/1992 (Norma disciplinante la protezione della fauna selvatica omeoterma ed il prelievo venatorio).
I richiami acustici elettromagnetici, detti anche fonofili, vengono azionati in orari serali e notturni per attrarre la selvaggina in prossimità degli stessi al fine di agevolarsi nelle prime ore della mattina seguente nell’esercizio dell’azione di bracconaggio, ovvero per addestrare e/o allenare i cani da caccia, nonché per assicurarsi la concentrazione nella zona al fine di favorirne la nidificazione avvantaggiandosi di tale condizione favorevole all’apertura della caccia.
Diversa operazione, ma con le stesse finalità di repressione di attività illecite, è stata compiuta dai carabinieri a Gricignano d’Aversa.
I carabinieri della locale Stazione hanno infatti deferito in stato di libertà, per favoreggiamento della prostituzione, una quarantaquattrenne di Caivano.
I militari dell’Arma, dopo aver fatto ingresso nell’abitazione, hanno accertato che la donna, affittuaria dell’immobile, aveva messo a disposizione l’appartamento a due persone, un trentacinquenne di origini brasiliane ed una trentunenne rumena, entrambe dedite al meretricio.
L’immediata attività d’indagine ha consentito di appurare che nell’abitazione venivano fornite prestazioni sessuali previo pagamento della somma di €50,00.
L’immobile è stato sottoposto a sequestro.