Si sposta al tema del controllo del territorio e delle misure adottate per la fase 2 lo scontro tra l’amministrazione comunale ed il gruppo consiliare di opposizione “Speranza per Caserta” dopo l’assenza in consiglio comunale dei due consiglieri Norma Naim e Francesco Apperti per protesta contro l’attuale gestione dei lavori consiliari.
“Di fronte ad atti amministrativi irregolari e ad una conduzione cialtronesca dei lavori comunali, i consiglieri di opposizione – dichiara Michele Miccolo, coordinatore di “Speranza per Caserta” – hanno la sola facoltà di protestare e denunciare, alla pubblica opinione e alle autorità competenti, tutto quello che non va. Noi sosteniamo la scelta dei nostri consiglieri di non essere stati presenti all’ultimo consiglio barzelletta, convocato per un solo argomento, mentre decine di interrogazioni, mozioni e richieste dell’opposizione sono ferme da un anno e questa città continua ad essere allo sbando“.
Uno dei temi di maggiore scontro con l’amministrazione comunale è certamente quello della ripresa delle attività di ristorazione e dei bar legato, ovviamente, al mai risolto problema della Movida.
“L’altalena delle ordinanze tra Stato, Regione e Comune, ci sembra – dichiara Rosanna Di Costanzo del coordinamento di “Speranza per Caserta” – frutto di totale improvvisazione per un problema che investe direttamente la vita dei cittadini. De Luca in 24 ore ha cambiato idea e chiuso i locali alle 23; il Sindaco Marino si è accorto che la Movida nel centro storico è ingestibile dopo anni di segnalazioni e di denunce. Quello che viene proposto, in una situazione di emergenza sanitaria, è ancora e soltanto un’operazione di facciata mentre i cittadini restano in attesa di capire come si intende garantire l’accessibilità ai locali e quella alle abitazioni dei residenti, interdetta proprio dagli assembramenti costanti. Quello che serve è un piano serio di riorganizzazione della Movida che, finora, come abbiamo sempre – conclude Di Costanzo – avuto modo di testimoniare, si riduce spesso ad un insensato affollamento senza alcun controllo in difesa dei cittadini da parte dello Stato, ancor più grave in tempi di pandemia”.