Era da qualche giorno che nella città capoluogo correva voce che il 72enne monsignor Giovanni D’Alise, Vescovo di Caserta, avesse qualche piccolo “problema di salute” che lo ha prima costretto a “centellinare” la sua presenza in pubblico e poi addirittura a rimanere esclusivamente nei suoi appartamenti.
La sintomatologia accusata lo ha consigliato di sottoporsi ad un tampone orofaringeo risultato poi positivo.
Nella mattinata odierna l’indiscrezione è stata definitivamente confermata da una nota diffusa diffusa dall’Ufficio del Portavoce del Vescovo di Caserta e delle Comunicazioni Sociali della Diocesi di Caserta: “Il Vescovo di Caserta, monsignor Giovanni D’Alise, è ricoverato nell’ospedale del capoluogo di Terra di Lavoro da questa notte, 29 settembre, essendo risultato positivo al Covid-19 dopo un ordinario controllo. Un contagio probabilmente frutto della sua attività pastorale. Le sue condizioni sono buone. Tutte le persone che hanno avuto contatti con il nostro Pastore si stanno sottoponendo dalla notte ai tamponi, come da protocollo. Auguriamo a monsignor D’Alise di riprendersi quanto prima. Dalle nostre comunità e dalle nostre famiglie salga incessante la preghiera al Signore Gesù perché lo guarisca e possa tornare quanto prima in mezzo a noi in salute”.
Ordinato vescovo nel 2005, dopo essere stato in precedenza alla guida della Diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia, monsignor Giovanni D’Alise è Vescovo di Caserta dal 18 maggio 2014.
Dal Reparto di Medicina d’urgenza dell’Azienda Ospedaliera “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta si sono affrettati a far sapere che D’Alise è in discrete condizioni generali, presenta lievi sintomi e respira autonomamente senza necessità di ventilazione assistita.
La direzione ospedaliera ha fatto altresì sapere che, subito dopo il ricovero del prelato, sono state attivate tutte le procedure di sicurezza con la chiusura momentanea del Pronto Soccorso che è stato sottoposto a sanificazione per poi essere riaperto.