Caserta Politica

Scuole e Covid, Di Costanzo (SpC): “Ordinanza in malafede, così non si tutelano i bambini. Marino chiarisca su tamponi e valutazioni”

L’ordinanza sindacale n.69 del 23 novembre scorso è soltanto la ciliegina sulla torta di una gestione grottesca delle scuole in questo periodo di emergenza pandemica“. A dichiararlo è Rosi Di Costanzo, la candidata sindaco di Speranza per Caserta alle prossime elezioni comunali della città capoluogo.

La Regione Campania si segnala, e non certo in positivo, come la regione dove le scuole sono state chiuse per più tempo e per tutti gli ordini e gradi, contro ogni evidenza statistica. Tutto questo – continua la Di Costanzo – è niente in confronto alla sconcertante azione del sindaco Marino che, forse malamente consigliato, ha partorito un’ordinanza che ha aumentato il caos e le incertezze. Il dispositivo prevede, infatti, la sospensione, per tutte le scuole pubbliche e private del territorio cittadino, delle attività in presenza fino al 6 dicembre ma consente alle scuole di derogare a patto di fornire al Comune gli esiti dello screening organizzato dalla Regione a metà novembre. Esiti che saranno “valutati” dal Comune per disporre la riapertura, senza specificare né criteri in base al quale avviene questa “valutazione”, né chi è che la effettua. Senza contare che la ripresa delle attività è comunque condizionata ad un doppio tampone settimanale per alunni e personale (docente e non docente) i cui risultati sono da spedire al Comune per le valutazioni. E anche qui la confusione regna sovrana.

“Secondo il sindaco Marino – precisa – i bambini dell’asilo e della prima elementare dovrebbero “tamponarsi” due volte alla settimana per frequentare le scuole. Praticamente, lo stesso protocollo previsto per i calciatori di serie A. In questi giorni molte scuole private, che si sono organizzati o con l’Asl o con laboratori privati, hanno richiesto di aprire le porte ai piccoli. La prima autorizzazione prevede uno screening ‘quindicinale’ per alunni e personale. Stabilito che la lingua italiana è poco soggetta ad interpretazioni, bisettimanale e quindicinale hanno due significati opposti”.

“Cosa significa questa scelta? Le scuole private possono fare 1 controllo una volta ogni 15 giorni mentre le scuole pubbliche devono farli 4 volte in 15 giorni? Insomma – conclude la candidata di “Speranza per Caserta” – siamo di fronte all’ennesimo capolavoro della giunta Marino, che come sempre agisce in senso opposto ai criteri di trasparenza, equità e vicinanza ai bisogni del cittadino”.

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