Le associazioni casertane AGESCI Zona Caserta, ARCI, Arcipalago, CasertacambiaCaserta, Città Viva, GreenCare, Italia Nostra, Legambiente, LIPU , Spazio Donna, UISP e WWF Caserta hanno inviato al Sindaco della città di Caserta Carlo Marino la seguente lettera aperta:
“Egregio Sindaco,
In questi giorni di grave sofferenza per l’epidemia da COVID, si trova ancora la forza per arrecare gravi danni al verde cittadino già sotto la media nazionale pro capite per abitante.
E’ stata ulteriormente diradata la copertura dei lecci di piazza Vanvitelli, non sappiamo ad opera di chi, visto che, in seguito ad interviste, gli operai non sono seguiti da un tecnico abilitato.
Gli alberi erano stati già pesantemente danneggiati in primavera in pieno periodo di rigoglio vegetativo da un’incauta potatura, contravvenendo, peraltro, all’apposito divieto previsto dal DPCM relativo ad interventi non essenziali.
In barba alle più elementari pratiche agronomiche adottate nella maggior parte d’Italia e d’Europa e non a Caserta (più saldamente che mai situata nelle ultime posizioni delle “Hit” sulla qualità della vita: posizione 94 su 107 da “Il Sole 24 ore”), l’Amministrazione Comunale di Caserta ancora una volta esprime ogni “perseveranza antiecologica” contravvenendo a leggi nazionali, vedi decreto del Ministero dell’Ambiente “Criteri ambientali minimi per il servizio di gestione del verde pubblico e la fornitura di prodotti per la cura del verde” e legge Rutelli sulla piantumazione di un albero per ogni nato.
Nonostante le associazioni si siamo dimostrate disponibili a consulenze e chiedere più sorveglianza sui lavori, non solo non sono state ascoltate, ma fino ad oggi non hanno avuto risposte.
Le associazioni sottoscritte Le chiedono ancora una volta :
- Di evitare ulteriori danni agli alberi, adottare una moratoria per due anni, programmando solo una leggera sagomatura dei lati alberati di piazza Vanvitelli. Ne deriverà un vantaggio per la frescura prodotta in estate, di bellezza del luogo e difesa di un bene comune per tutti i cittadini.
- Di far abbattere gli alberi secchi lasciati sul posto per evitare pericoli per l’incolumità pubblica e finalmente di piantare nuovi alberi dove mancano, sia in piazza Vanvitelli che lungo le strade cittadine.”