Desta ancora amarezza e sconforto a Marcianise la morte sul lavoro del 64enne operaio Carlo D’Angelo, deceduto dopo essere precipitato dal tetto di un capannone dello stabilimento ove lavorava, facendo un volo di circa 8 metri.
L’ennesima “morte bianca” nel casertano si è consumata nella zona industriale marcianisana, precisamente in via Maggiò.
D’Angelo, originario di San Cipriano d’Aversa, lavorava per una ditta che occupa della manutenzione all’interno dell’azienda e stava controllando sul tetto del capannone la presenza di alcune infiltrazioni d’acqua quando, per cause ancora da stabilire, è improvvisamente caduto.
L’uomo non non sarebbe deceduto sul colpo, ma, nonostante che i lavoratori della ditta abbiano subito allertato i sanitari del 118 che sono prontamente intervenuti, questi all’arrivo nell’azienda non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.
“Si allunga così – ha sottolineato la CISL in un comunicato a firma del Segretario Generale Giovanni Letizia – la lista tragica dei morti sul lavoro nella nostra provincia, una sequenza indegna di un Paese civile nel quale non è possibile tollerare o far ritenere fisiologico che ci debbano essere persone che non possano tornare a casa per il solo fatto di essere andate a lavorare.
La CISL, nel manifestare il proprio cordoglio e la propria vicinanza alla famiglia del lavoratore, ribadisce con forza e determinazione che, anche e soprattutto nell’attuale situazione di crisi sanitaria ed economica, la sicurezza sui luoghi di lavoro e la messa in atto di tutti i presidi atti a garantirla deve essere la priorità assoluta delle aziende e di tutti i luoghi di lavoro.
Va assicurato da parte delle aziende il rispetto integrale delle leggi, delle norme e degli accordi che presiedono al rispetto della salute e sicurezza e in questa direzione le Associazioni imprenditoriali devono svolgere il proprio ruolo.
La CISL fa infine appello alle istituzioni ed a tutti gli organi preposti alla vigilanza ed al controllo – conclude il comunicato – per procedere ad un monitoraggio costante delle condizioni di lavoro esistenti nelle aziende della provincia, per verificare le strumentazioni di garanzia della sicurezza sui posti di lavoro e il rispetto di tutti i protocolli di sicurezza, la manutenzione delle aree industriali per evitare incidenti in itinere.
Su questa questione, la CISL e le proprie categorie, specie in una situazione come questa caratterizzata dal COVID, metterà in campo tutto il proprio impegno affinché la tutela della salute e della vita delle lavoratrici e dei lavoratori sia una priorità assoluta ed inderogabile”.